Omicron, oltre 800 treni cancellati e riprogrammati dal 10 gennaio. L'elenco Regione per Regione

Via a bus sostitutivi. Saltano del tutto 180 convogli

Scatta la nuova programmazione dei treni dal 10 gennaio
L’avanzata dei contagi non ha lasciato altra scelta anche ai trasporti. L’impennata di assenze tra i dipendenti ha imposto una riprogrammazione temporanea dei treni...

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L’avanzata dei contagi non ha lasciato altra scelta anche ai trasporti. L’impennata di assenze tra i dipendenti ha imposto una riprogrammazione temporanea dei treni sia si base regionale che su base nazionale. C’è un nuovo calendario per la giornata del 9 gennaio. E un calendario ancora diverso per il periodo a partire dal 10 gennaio fino al 14-16 gennaio a seconda delle regioni. Sarebbero oltre 800, stando alle comunicazioni Regione per Regione i treni coinvolti in tutta Italia. Circa 550 le riprogrammazioni del gruppo Fs solo per le tratte regionali. Poi ci sono gli interventi previsti da Trenord, con la soppressione totale o parziale di circa 350 corse sulle oltre 2.170 programmate (la riduzione diurna è del 12%). Ma le sostituzioni garantiranno che le cancellazioni si riducano al 3%, circa 180 convogli su 6.000 treni regionali al giorno per quanto riguarda il gruppo Fs.

L'ELENCIO REGIONE PER REGIONE

In particolare i provvedimenti introdotti da  Fs  assunti d’intesa con le singole Regioni committenti del servizio, comporteranno mediamente, come detto, una diminuzione del 3% dell’offerta ordinaria. Perché, a fronte di una cancellazione media del 9% di corse ferroviarie (circa 550 corse), un’ampia parte di esse sarà sostituita da corse su strada con autobus. Ma il gruppo assicura di non toccare i collegamenti dei pendolari e frequentati da studenti. Basta andare sul sito di Trenitalia per verificare le cancellazioni Regione per Regione, nella sezione “Infomobilità”, e ad informarsi prima di mettersi in viaggio (https://www.trenitalia.com/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html). Nel Lazio, per esempio sono previsti 31 treni cancellati e riprogrammati dal 9 gennaio al 16. Ma il numero sale a 124 nella giornata del 15 gennaio. A questo numero si aggiungono le Frecce. Potrebbero essere cancellate alcune decine di corse ancora in via di definizione.

 

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Mentre Italo già nei giorni scorsi insieme a 10 aziende di trasporto su gomma, tra cui Itabus e Flixbus, si è aggiunta alla lista dei comparti che chiedono nuovi aiuti al governo. La richiesta è di intervenire urgentemente con misure di sostegno contro i danni della pandemia, a partire dallo sconto sul canone di accesso all’infrastruttura ferroviaria e dall’erogazione di nuovi ristori. Gli effetti del dilagare di Omicron e delle relative misure di contenimento hanno già portato ad una forte contrazione della domanda, che ha spinto Italo, spiegava il gruppo, a ridurre le tratte giornaliere. La compagnia ha già soppresso 6 servizi che dal 14 gennaio diventeranno 27 (di cui 21 soppressi tutti i giorni e ulteriori 6 il martedì, mercoledì e giovedì).

 

Nel dettaglio sono stati cancellate 2 corse fra Roma e Reggio Calabria, altrettante tra Roma e Bari e tra Roma e Venezia. Altre 4 riguardano il Napoli-Venezia, 6 per il Napoli-Milano, 2 per il Salerno-Milano, 5 tra Roma e Milano, 4 tra Milano e Venezia e 1 tra Roma e Napoli. Anche in questo caso si consiglia di verificare sul sito di Italo. (https://www.italotreno.it/it/il-treno/viaggiare-in-sicurezza).

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IL CARO-BOLLETTE

Non è bastata dunque la riprogrammazione fatta durante le festività. Il virus ha imposto nuove misure urgenti per i trasporti. E si spera che non ne debbano arrivare altre. L'obiettivo per il momento è quello di ontenere il più possibile la riprogrammazione e mirare alle fasce orarie di minore affluenza o alle corse con alternative di viaggio disponibili nell’arco di 30 minuti. In realtà a essere in affanno dalla ripresa del 10 gennaio saranno un po' ttti i settori produttivi del Paese. E dunque tra contagi e caro-bollette, molte imprese saranno costrette a ritardare la riapertura dei battenti.

 

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Quotidiano Di Puglia