Clienti fuggono senza pagare la cena, cameriera costretta a saldare il conto: bufera sul ristorante

Dopo il racconto in radio raffica di commenti di sdegno: "I proprietari dovrebbero vergognarsi, si rivolga al Tribunale"

Clienti fuggono senza pagare la cena, cameriera costretta a pagare il conto: bufera sul ristorante
Oltre il danno, la beffa. Una cameriera è stata costretta dai suoi datori di lavoro a pagare il conto dopo che un gruppo di clienti ha lasciato...

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Oltre il danno, la beffa. Una cameriera è stata costretta dai suoi datori di lavoro a pagare il conto dopo che un gruppo di clienti ha lasciato un ristorante senza pagare. Una storia, raccontata dall'Irish Mirror, che ha scatenato vibranti proteste proprio contro i proprietari del locale.

 

 

LA VICENDA

La madre della cameriera non ha mandato giù la decisione di far pagare il conto dei clienti maleducati alla figlia e ha raccontato in radio la sua storia. In pratica, ha spiegato, sua figlia ha finito per lavorare quasi gratis dopo che il gruppo ha consumato la cena prima di fuggire. I proprietari del locali avevano deciso di decurare la somma del conto non pagato dallo stipendio della cameriera: «E' folle far pagare a lei la disonestà di qualcun altro», lo sfogo.

A quanto raccontato sarebbe proprio una politica seguita dal ristorante quella di addebitare ai camerieri il costo di cibo e bevande se il cliente non paga. Prima della cameriera protagonista della vicenda, anche un suo collega era stato costretto a sborsare 90 euro per la stessa "vicissitudine".

 

LE REAZIONI

Immancabili le reazioni: «Comportamento assolutamente disgustoso da parte di questo ristorante. Non c'è da stupirsi che poi non trovino personale", uno dei commenti. In molti hanno messo in dubbio la legittimità della pratica e hanno esortato la cameriera a chiamare la Workplace Relations Commission (WRC), un ente statale irlandese che svolge un ruolo simile ai tribunali del lavoro nel Regno Unito. «È una vergogna che i datori di lavoro la facciano franca. È sfruttamento perché la maggioranza avrà un salario minimo e sarà giovane».

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Quotidiano Di Puglia