Beve acqua da una bottiglietta comprata al bar e si sente male: è grave

Beve acqua da una bottiglietta comprata al bar e si sente male: è grave
Ha bevuto un sorso d'acqua da una bottiglietta acquistata poco prima in un bar e si è sentito male. È accaduto ieri mattina nel quartiere Prenestino a Roma....

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Ha bevuto un sorso d'acqua da una bottiglietta acquistata poco prima in un bar e si è sentito male. È accaduto ieri mattina nel quartiere Prenestino a Roma. L'uomo, un meccanico di 58 anni, è stato soccorso per strada, su una panchina, da un passante. È stato trasportato dal 118 in codice rosso all'ospedale Pertini dov'è stato ricoverato in rianimazione. Ha ustioni alla bocca, allo stomaco, all'esofago e al duodeno.


Per i medici non è ancora fuori pericolo. Sulla vicenda sono in corso indagini degli agenti del commissariato di polizia Tor Pignattara, diretti da Luca Cosimati, che hanno sequestrato la bottiglia da mezzo litro di acqua minerale per sottoporla ad accertamenti. I risultati dovrebbero arrivare nelle prossime ore, forse domani. Pare che avesse un forte odore di acido. L'uomo ha raccontato ai soccorritori, prima di perdere conoscenza, di averla acquistata in un bar nei pressi di via della Serenissima, gestito da cittadini cinesi.

La polizia dovrà ora ricostruire cosa sia accaduto. Se quella bottiglietta è stata realmente acquistata nell'esercizio commerciale indicato, se eventualmente presa da un frigorifero o al bancone, e se fosse chiusa regolarmente. Gli investigatori ascolteranno l'uomo appena le sue condizioni cliniche lo consentiranno. La sua versione sarà di fondamentale importanza per le indagini. E sul caso è intervenuta l'associazione dei consumatori Codacons.

«È l'ennesimo episodio che si registra nella Capitale e che allunga l'elenco di soggetti che hanno subito gravi lesioni fisiche dopo aver bevuto acqua in un pubblico esercizio - ha denunciato il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma - Chiediamo una ordinanza comunale che imponga ai pubblici esercizi di colorare detersivi, acidi e sostanze liquide potenzialmente pericolose con colori accesi, in modo da renderle immediatamente riconoscibili e distinguibili dall'acqua».
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Quotidiano Di Puglia