Dopo la morte di una dozzina di bovini, adesso c’è un caso sospetto di contagio da antrace su un uomo che lavora nei campi del Tuscolo in località Molara, zona...
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I SINTOMI
Sigismondi mette in chiaro, rispetto all’operatore agricolo: «Non abbiamo nessuna diagnosi certa confermata dai laboratori o dall’ospedale di Frascati. In questa fase trattiamo tutti come “casi sospetti” e perciò abbiamo suggerito a chiunque avesse riscontrato sintomi particolari di sottoporsi a controlli sanitari».
Nonostante l’attenzione e la preoccupazione dei residenti dei Castelli Romani siano alte, sul caso dell’uomo, il direttore della Prevenzione si limita a confermare che l’operatore agricolo si è recato «una o due volte» al pronto soccorso di Frascati perché aveva un problema cutaneo. «È stato trattato come caso sospetto - aggiunge il funzionario della Asl - perché lavora nella zona colpita dal batterio».
I TIMORI
In queste ore, inutile negarlo, sale l’ansia nei residenti alle porte di Roma che vorrebbero avere più certezze. La Asl ha dettato prescrizioni, sulla base delle quali il sindaco di Grottaferrata ha vietato il pascolo e l’ingresso di animali e persone dalla strada provinciale 73b, dalla strada statale 215 e da via Stella Polare.
Il primo cittadino ha inoltre avuto conferma dalla Asl che dopo le morti avvenute tra il 24 e il 25 agosto non sono stati segnalati altri decessi di bovini. «Non c’è pericolo imminente di contagio - dice il sindaco - e l’area interdetta è centinaia di volte più grande del necessario. Se non ci saranno altri casi, la vicenda si chiuderà in breve».
IL TRASFERIMENTO
Gli altri capi di bestiame dell’allevamento sono stati trasferiti “in massima sicurezza” in un terreno nel comune di Rocca di Papa, a sua volta interessato da una differente ordinanza, dove si è proceduto ai trattamenti di profilassi e ai controlli, tanto sugli animali quanto sulle persone.
Per fare maggiore chiarezza domani, alle 15.30, nell’aula consiliare del Comune è stato fissato un incontro pubblico con i cittadini di Grottaferrata al quale interverranno i vertici e i tecnici della Asl. Quali sono i sintomi a cui fare attenzione qualora ci si trovasse nella “zona critica”? «Problemi di eruzione cutanea (dermatite), respiratori e gastrointestinali. Ma il sintomo più diffuso è quello della reazione cutanea» spiega Sigismondi.
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Quotidiano Di Puglia