Sono 44 i lavoratori in nero individuati nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Taranto nel corso di una pioggia di verifiche condotte nel versante orientale della provincia jonica. I militari hanno anche sanzionato dieci datori di lavoro e per due di loro è stata richiesto anche il provvedimento della sospensione dall'attività di impresa. Le violazioni sono state riscontrate nel corso degli accertamenti in diverse attività, tra cui un call center.
Gli accertamenti
L'operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Manduria, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, nei comuni di Manduria, Maruggio, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella.
Le contestazioni
Le violazioni riscontrate, come si diceva, hanno riguardato attività commerciali di diverso tipo, tra le quali un “call center”, ma anche autofficine e concessionarie di autoveicoli. I finanzieri hanno sanzionato 10 datori di lavoro per l’utilizzo di manodopera in nero o irregolare e in 2 casi è stato richiesto al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di emettere nei loro confronti un provvedimento di sospensione dell’attività dell’impresa.
"Il lavoro nero - si legge nella nota diffusa dal comando provinciale, guidato dal colonnello Massimiliano Tibollo - è una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste".