E' costata cara al Nardò la rissa scoppiata al 15' di gioco, sul terreno di gioco del "Giovanni Paolo II", in occasione dell'allenamento congiunto con l'Ugento dell'agosto scorso. Come si ricorderà, la gara fu sospesa anche a causa della sopraggiunta invasione di campo dei tifosi neretini. La Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha comminato una squalifica di cinque anni al massimo dirigente neretino, Alessio Antico, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc, per “aver fatto ingresso sul terreno di gioco, afferrato da dietro, sollevato e scaraventato per terra un calciatore della squadra dell’Ugento e a seguito del tentativo di quest’ultimo di sfuggire di averlo nuovamente raggiunto con l’intenzione di colpirlo con un pugno, senza riuscirvi, grazie al sopraggiungere di altri calciatori”.
Non è tutto perché i giudici della Sezione Disciplinare ha sanzionato con la squalifica di una giornata del campo, con disputa della partita a porte chiuse, e una multa di 6.000 euro nei confronti della società neretina. Per una questione di tempi tecnici relativi al dispiegarsi degli effetti della sentenza, la squalifica sarà scontata in occasione della gara con la Palmese del 28 aprile e non domenica prossima, quando al Giovanni Paolo II sarà di scena il Rotonda.