Erano le stesse ragazzine, minori vittime del giro di prostituzione minorile messo in piedi da 10 persone tra Bari, Lecce, Trani e Roma, a contattare amiche, compagne di classe, per proporle di avere rapporti a pagamento. Lo si evince da un colloquio di una delle minorenni con la psicologa incaricata dalla procura: «Una volta mi ha chiesto di lavorare con lei», dice la minore dopo aver superato le iniziali reticenze. «Mi ha chiesto di prostituirmi con lei – prosegue l’agghiacciante racconto - ad aprile - maggio 2022, all'uscita di scuola, mi propose di prostituirmi per guadagnare dei soldi. Io le risposi di no ma lei mi disse che non dovevo fare niente, avrebbe fatto tutto lei, io dovevo stare solo con lei».
La storia
La trattativa sembra essere proseguita: «Circa due settimane dopo, mi avvisò che dovevamo andare ad un appuntamento.
La minore sapeva di poter contare sulla spalla dell’amico su cui esercitava “un forte ascendente”: «Il minore, alla luce delle evidenze investigative, si sarebbe mostrato, nel corso dell'audizione, decisamente reticente nel raccontare i "segreti" della sua amica, manifestando un serio timore nello svelare circostanze che le avrebbero sicuramente creato dei problemi, quantomeno in ambito familiare». E così la copertura dell’amico eludeva, in un primo momento, i controlli dei genitori. In un altro passaggio delle carte, emerge un incontro tra due delle tre vittime e due clienti «avvenuto presso il Grande Albergo delle Nazioni (a Bari, ndr) nel mese di febbraio 2022». Fabio Carlino, indagato e ai domiciliari, «e il suo amico avevano prenotato una suite dotata di una vasca da bagno grande. Le ragazze avevano consumato rapporti sessuali con entrambi gli uomini in cambio di 250 euro a testa. In tale circostanza, il Carlino avrebbe offerto alle minori della sostanza stupefacente del tipo hashish che le ragazze rifiutavano di fumare in quanto, a dire di una di loro, era "di scarsa qualità". Al termine delle prestazioni sessuali, le minori ed il solo Carlino avevano raggiunto il paese di Polignano a Mare per una cena al Nicolaus Hotel. Durante il tragitto, l'uomo aveva mostrato una busta trasparente contenente della polvere bianca che, secondo la ragazza, era verosimilmente sostanza stupefacente del tipo cocaina, celata nel vano porta oggetti del cruscotto».
Una delle tre minori costrette alla prostituzione ha consegnato alla polizia un video che mostrava un uomo “con la testa nel water” mentre una donna lo frustava. Sempre dietro pagamento.
L.Lup.
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