Visori, nuovi sguardi sulla realtà: ecco gli ultimi modelli

Tracciamento preciso dei movimenti, alta risoluzione e interfaccia intuitiva

Visori, nuovi sguardi sulla realtà: ecco gli ultimi modelli
di Michele Boroni
6 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 07:40

Da qualche giorno le timeline dei social e le pagine dei siti di tech e lifestyle sono piene di foto che sembrano arrivare da un futuro distopico: c’è un tizio alla guida di una Tesla self driven mentre batte sui tasti di una macchina da scrivere invisibile, un altro su un autobus che muove le mani come se dovesse tirare delle leve e un altro ancora che mentre attraversa la strada si blocca improvvisamente.

Tutti questi indossano sul volto un voluminoso visore grigio e, più precisamente, il nuovo Apple Vision Pro che da un lato è il nuovo oggetto del desiderio per i nerd americani e dall’altro l’occasione per molti di riflettere sugli usi immersivi di questi nuovi dispositivi. Ma facciamo un passo indietro. I visori per la realtà virtuale (VR) e aumentata (AR) non sono una novità, ma esistono da molto tempo e negli ultimi anni hanno avuto un’evoluzione di tecnologia e potenza sia a livello hardware che software. Dall’altra parte però lo sviluppo della VR che sta dietro ai visori ha portato alcune big tech (Meta su tutte) a fare strategie fin troppo ottimistiche, ad esempio sul metaverso, ma poco recepite dal mercato, costringendo le aziende a licenziare migliaia di ingegneri che erano stati assunti negli ultimi anni.

L’EVOLUZIONE

Nel frattempo i visori sono giunti già alla 3°- 4° generazione: il visore VR consente a chi lo indossa di guardarsi intorno in uno spazio virtuale come se fosse effettivamente dentro la situazione. Mettiamo da parte l’utilizzo professionale del visore(in campo medico o progettuale) e concentriamoci sull’uso consumer: negli ultimi due anni sono usciti molti modelli di visori che si sono concentrati sul settore gaming e per visualizzare filmati immersivi realizzati appositamente per la VR: risoluzione migliorata (ora 4K), tracciamento dei movimenti sempre più preciso ed esperienza d’uso più intuitiva. Tuttavia la gran parte dei visori erano tutti concentrati sulla realtà virtuale, dove gli utenti sono esclusi dal mondo reale e “vivono” principalmente in un ambiente interamente generato dal computer, e per molti questo è claustrofobico. Poi lo scorso giugno Apple ha presentato il Vision Pro, il visore progettato dall’azienda di Cupertino che dal 2 febbraio è in vendita solo negli USA (in Italia arriverà nella quarto trimestre 2024).

Si tratta di un visore di realtà mista (aumentata + virtuale) che porta soluzioni originali e intelligenti, come la possibilità di entrare e uscire dal mondo virtuale semplicemente se qualcuno ci parla, oltre all’interfaccia poco invasiva e molto intuitiva. Si tratta di una nuova scommessa per Tim Cook che aprirà una nuova era dell’informatica, lo spatial computing. «È il primo prodotto che non guardi, ma in cui vedi attraverso», ha dichiarato Cook. «Puoi vedere, ascoltare e agire con i contenuti digitali proprio come se fossero nel tuo spazio fisico e non sei più limitato da un display». L’altra particolarità del visore è l’Eyesight per cui il visore mostra gli occhi di chi lo indossa, per avere un senso maggiore di presenza e di condivisione. Questo visore ha portato a un ripensamento totale dell’utilizzo, al punto che Meta e altri player ora stanno riprogettando visori di mixed reality. Tuttavia anche la strada tracciata non è ancora chiarissima «Credo che il visore della Apple sia ancora una tecnologia a metà strada. Come dicono quelli del marketing, è una soluzione in cerca di un problema: ogni tecnologia ha bisogno di un contesto di legittimazione, e nel caso di Apple è sicuramente l’intrattenimento: non il videogioco, ma una fruizione più legata al cinema. Tuttavia rimane una tecnologia in attesa delle tech veramente immersive» racconta a MoltoFuturo Davide Bennato, docente di Sociologia dei Media Digitali all’Università di Catania e autore del recente saggio La società del XXI secolo. Persone, dati, tecnologie (Laterza) «Da una parte c’è la realtà aumentata cioè noi che ci avviciniamo dentro al digitale e dall’altra gli spazi virtuali, ovvero il digitale che esce dallo schermo. Ecco, il visore della Apple si colloca in uno spazio intermedio, cioè la tecnologia che diventa immersiva e lo spazio che diventa interattivo, ma c’è ancora da lavorare».

IL MERCATO

Ma la domanda nasce spontanea, ovvero, chi e come utilizzerà questi visori? «Ci saranno secondo me due tipologie: chi si potrà permettere queste tecnologie e che ha a disposizione spazi domestici e potrà vivere questa nuova espressione cinematografica immersiva – continua Bennato – Col tempo, poi, questi dispositivi potranno entrare in tutte le case, anche con spazi ridotti: attraverso il visore, si fuggirà dallo spazio fisico per andare verso un orizzonte immaginario. Infatti c’è il rischio che tale tecnologia non serva per aumentare la propria realtà, ma per scapparne». Insomma, è una tecnologia che va trattata con grande attenzione, dal punto di vista sociale e politico. Ah, alla fine il tizio che guidava la Tesla con indosso l’Apple Vision Pro lo hanno arrestato.

Il superleggero ora mappa la stanza

Realizzato dalla sussidiaria VR di ByteDance, Pico 4 è un visore super leggero (295 gr), con risoluzione 4K+ ed esperienza d’uso intuitiva. Library principalmente gaming e fitness, compatibilità con Steam Vr e TikTok. Quattro telecamere sulla cornice del display consentono la mappatura dell’ambiente circostante.

PICO 4 Library perlopiù gaming e fitness Prezzo: 429 euro www.picoxr.com

L’emozione di provare il virtuale per la prima volta

Miglior visore entry level per chi vuole provare la realtà virtuale per la prima volta. Il visore si può utilizzare da solo grazie al processore Qualcomm Snapdragon Xr2 Gen 2, ma si può collegare al pc per potenziarlo. La risoluzione per ogni schermo è di 2064 x 2208 pixel per occhio e un refresh rate di 120 Hz. La batteria dura 2-3 ore.

META QUEST 3 Ottimo entry level, ricariche frequenti Prezzo: 549 euro www. meta.com

Il suono è di alta qualità grazie alle cuffie integrate

Uno dei più potenti visori per la realtà virtuale è questo visore con risoluzione 5K: 2338 x 2488 per occhio, campo visivo di 120 gradi e refresh rate di 120 Hz. Le cuffie integrate garantiscono un suono di alta qualità 3D. Ha bisogno di un pc molto potente per essere utilizzato, non è stand alone. Batteria durevole, con autonomia di 5 ore.

HTC VIVE PRO 2 La batteria dura cinque ore Prezzo: 1.119 euro www.wive.com

Elabora le immagini in meno di un battito di ciglia

Il nuovo prodotto Apple ha rilanciato l’interesse sulla categoria. Visore di realtà mista (aumentata + virtuale). 12 telecamere elaborano le immagini della realtà circostante in meno di 12 millisecondi. Tecnologia Eye Sight è in grado di cambiare automaticamente modalità, passando dall’immersione in VR alla visione circostante.

APPLE VISION PRO Dotato di tecnologia Eye Sight Prezzo: 3.499 dollari www.apple.com

I cursori si muovono spostando solo gli occhi

A livello tecnico PS Vr2 regge il confronto anche con i visori per pc, grazie a risoluzione di 2000x2040 per occhio, refresh rate di 120 Hz, angolo di visione di 110° e tecnologia oled con hdr. Il sistema di tracciamento è preciso per testa, corpo e mani: l’Eye Tracking permette di muovere i cursori spostando lo sguardo. Solo per gaming.

SONY PLAYSTATION VR2 Perfetto per chi ama il gaming Prezzo: 599 euro www.playstation.com

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