Vigne sotto stress, raccolto in calo del 50%

Il Consorzio di Tutela: occhio ai comportamenti truffaldini

Vigne sotto stress, raccolto in calo del 50%
di Gianluca CERESIO
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Giovedì 27 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:54

Vigneti prima sotto stress per attacchi di peronospora, ora agricoltori e vinicoli stressati dal calo del raccolto previsto di circa il 50%. Che ci trovassimo di fronte ad una stagione anomala è ormai un fatto scontato, come lo è la situazione nelle coltivazioni di uva da vino, in particolare Primitivo, Negramaro e Chardonnay che oggi mostrano i gravi danni riportati avendo subito l’attacco di microrganismi, tra cui la famigerata peronospora, sviluppatasi durante la primavera a seguito di alternanze continue di piogge a giornate soleggiate. 

L'allarme

Su come si evolve la situazione e su come si prospetterà la vendemmia di quest’anno, interviene Roberto Erario, presidente dell’omonima cooperativa agricola e vicepresidente del Consorzio di Tutela del Primitivo. «Il panorama attuale – dice Erario – non lascia dubbi in quanto ci troviamo di fronte a vigneti completamente distrutti nell’entroterra di Manduria, altri in parte recuperati, mentre la situazione si presenta migliore nelle piantagioni sulla costa». 
Pertanto, se oggi si dovesse quantificare la produzione, salvo altre sorprese meteo, si potrebbe affermare che ci sarà un calo di almeno il 50% se si parla dei vini più pregiati, in primis il Primitivo. «Ed è proprio a causa di questa diminuzione di quantità - aggiunge Erario - che saranno intensificati i controlli, in sinergia con le autorità competenti che sono state allertate, mentre si confida negli agricoltori onesti nel dissuadere comportamenti truffaldini che vanno a discapito poi di tutta la filiera».

Il pericolo

In poche parole, è il caso di dire occhio ai movimentisti e a quanti approfittano di queste circostanze per compiere azioni che danneggiano la credibilità e l’immagine del settore vitivinicolo. In pratica, il rischio è che la mancata produzione potenziale che si verificherà a fine vendemmia sia di gran lunga insignificante rispetto a quella reale che si avrà nei campi. 
Purtroppo, conclude Erario, «ci sono delle falle nel sistema che sfuggono che si sta cercando di regolamentare meglio, ma nel frattempo sono oggetto di interesse di speculatori che ne traggono un vantaggio sproporzionato». Insomma, un’attività ispettiva che si pone a tutela dei produttori onesti, oltre alla incessante lotta al plagio di Primitivo, condotta dal Consorzio di Tutela.
Ma, a proposito del calo produttivo, l’attenzione dei viticoltori oggi più che mai è concentrata sulla evoluzione delle condizioni meteo, da cui dipenderà nelle prossime settimane anche la qualità delle uve, la cui maturazione, nelle aree non colpite, al momento risulta normale.

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