Usura, estorsione e armi, sei arresti all'alba

Da sinistra: Il capo della Mobile Cosimo Romano, il Questore Massimo Gambino, il procuratore capo Eugenia Pontassuglia e il pm Francesco Ciardo
Da sinistra: Il capo della Mobile Cosimo Romano, il Questore Massimo Gambino, il procuratore capo Eugenia Pontassuglia e il pm Francesco Ciardo
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Sabato 25 Novembre 2023, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 10:58

Sei persone, tra questi anche una donna, sono state arrestate questa mattina dalla polizia di Taranto nel corso di una retata anticrimine. Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della squadra Mobile che hanno eseguito i provvedimenti cautelari spiccati dal gip Francesco Maccagnano su richiesta del pubblico ministero Francesco Ciardo. Agli indagati finiti in carcere sono contestati i reati di estorsione, usura, detenzione di armi e incendio doloso. Per una settima indagata è stata dsposta la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria,

Ad uno degli inquisiti è contestata anche l'aggravante di aver agito con il metodo mafioso. 

L'inchiesta

L'indagine sfociata negli arresti di questa mattina ha inquadrato i presunti responsabili dei due incendi ai danni del concessionario tarantino Francesco Ventriglia, avvenuti nel giro di pochi giorni, tra gennaio e febbraio dello scorso anno.

Secondo gli investigatori della squadra Mobile, gli attentati sarebbero stati commissionati dal titolare di un'altra concessionaria. Ma l'attività inquirente avrebbe inquadrato una "zona grigia", come l'ha definita il procuratore capo di Taranto Eugenia Pentassuglia, fatta di intrecci e collegamenti tra settori della società civile e esponenti della mala jonica.

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