Un portellone del bus si stacca: Sud Est sempre più a pezzi

Un portellone del bus si stacca: Sud Est sempre più a pezzi
di Nazareno DINOI
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 12:45
La piaga dei guasti al motore dei mezzi di trasporto pubblico della Sud Est si è allargata ed ora si è passati alla carrozzeria che cade a pezzi.
Ieri a Sava, intorno alle ore 13,30, si è sfiorata la tragedia quando lo sportello della porta posteriore dell’autobus pieno di passeggeri si è letteralmente staccato cadendo rovinosamente a terra. Fortunatamente la porta di acciaio e vetri non ha colpito nessuno e ancora più fortunata è la circostanza che l’incidente non sia avvenuto lungo il tragitto extraurbano quando la velocità è sostenuta.

La drammatica sequenza si è consumata invece sotto gli occhi di numerosi testimoni che erano presenti nel centro urbano di Sava. Il mezzo con le insegne della Sud Est è stato naturalmente bloccato mentre l’azienda ha provveduto a mandare sul posto una nuova macchina che ha caricato i contrariati pendolari i quali, grazie al fuoriprogramma, sono arrivati a destinazione con il dovuto ritardo. La corsa interessata era quella che porta gli studenti e i lavoratori pendolari da Taranto verso i comuni del versante orientale della provincia. La direzione era Manduria Sava.
Quello di ieri è l’ennesimo episodio che mostra l’inefficienza del parco macchine e la cattiva manutenzione dei mezzi a cui ogni giorno si affidano migliaia di passeggeri. Le cronache dei giornali sono frequentemente piene di episodi simili, un elenco così lungo che è difficile oramai portare il conto.


L’incidente più grave in cui si è sfiorata davvero la strage, è quello avvenuto ad Avetrana esattamente un anno fa come oggi, il 21 settembre del 2015, quando un pullman pieno di studenti prese letteralmente fuoco. A salvare i passeggeri fu l’autista che ebbe la prontezza di fermare il mezzo e aprire le porte automatiche da dove fece scendere tutti i trasportati mentre dal vano motore si alzava minacciosa una colonna di fumo. Dopo mezz’ora, dell’autobus restò solo lo scheletro bruciato dal fuoco. Nessuno dei passeggeri rimase ferito e solo dopo, quando le fiamme cominciarono a divorare tutto, si resero contro del rischio che avevano passato. La società di trasporti pubblici in fortissima crisi economica sta passando nelle mani delle Ferrovie dello Stato. Le complicate procedure per il passaggio sono ancora in corso e dovrebbero concludersi entro questo mese di settembre. La Spa controllata dalla Regione conta un debito di circa 130 milioni di euro.
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