Aperture domenicali dei negozi. La Confcommercio: «Serve un confronto»

Aperture domenicali dei negozi. La Confcommercio: «Serve un confronto»
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Giovedì 27 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:34
Rilanciare il dibattito sulle aperture dei negozi nei giorni festivi. Il tema viene lanciato sul tavolo dalla Confcommercio come argomento di primaria importanza per i candidati che si sono proposti per la giida della città.
Perchè anche a Taranto la questione da tempo è al centro di un dibattito che accende gli animi e divide la politica, i sindacati dei lavoratori, le associazioni di categoria, le associazioni di tutela dei consumatori, la chiesa, mettendo tutti contro tutti. Un catino di prese di posizione che è alimentato dall’assenza di punti fermi. 
Il Friuli Venezia Giulia ha provato a forzare la mano con una sua legge regionale che impone la chiusura in tutti i 10 giorni festivi dell’anno anche se già l’imminente uno maggio, a meno di novità dell’ultim’ora, quasi certamente i grandi gruppi ancora una volta preferiranno essere sanzionati pur di non rinunciare ad aprire al pubblico. 
«D’altra parte - ricordano da Confcommercio, riprendendo la nota di Federdistribuzione - la legge dello Stato (Salva Italia) sancisce la libertà di aprire o chiudere i negozi in base al servizio che si intende offrire alla propria clientele e nessuna normativa comunale e regionale può impedirne la applicazione; è in ballo il principio della tutela e promozione della concorrenza, materia di competenza dello Stato, come più volte ribadito dalla Corte Costituzionale».
Anche se occorre tenere conto che da tre anni esiste un Disegno di Legge, approvato dalla Camera e bloccato al Senato, che punta alla chiusura dei negozi (esclusi bar, ristoranti, librerie) nelle 12 festività, con possibilità di deroghe concesse dal comune di riferimento. «Uno scenario confuso - sottolineano da Confcommercio - nel quale emergono chiaramente due orientamenti: l’interesse della distribuzione organizzata di non cambiare e il rifiuto di ogni confronto; la richiesta invece delle rappresentanze di categoria di aprire un ragionamento sulla utilità di restare aperti i festivi, le domeniche, o addirittura 24 ore su 24». Per quanto riguarda Taranto «le aperture tout court - concludono dall’associazione - non sviluppano particolari giri di affari per tutte le tipologie commerciali e spalmano su 7 giorni gli incassi di 6. Per quanto concerne poi il commercio di vicinato è ormai assodato, come a Taranto, che le 12 aperture domenicali non sempre producono gli incassi auspicati. E si risolvono in scarsi acquisti. Infine, resta sempre valida la tesi che Confcommercio va sostenendo da sempre: l’apertura dei negozi deve essere supportata dal marketing e dai servizi (accessibilità, mezzi pubblici, parcheggi, sicurezza e decoro)».
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