Sbarcati al porto altri 520 migranti

Sbarcati al porto altri 520 migranti
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Martedì 25 Ottobre 2016, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 09:12

E' arrivata nel porto di Taranto la nave con altri 520 migranti. Si tratta di uomini, donne e bambini soccorsi in mare in soli due giorni, con cinque diverse operazioni al largo delle coste libiche, dalla Aquarius, la nave di ricerca e soccorso di Sos Mediterranee, organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca che opera in partenariato con Medici senza Frontiere. 
Lo sbarco è avvenuto sui moli dello scalo jonico come ha comunicato la stessa organizzazione umanitaria. Dei 520 migranti, 445 sono uomini e 75 donne, 18 delle quali in stato di gravidanza. Ci sono anche 119 minorenni, 90 dei quali non accompagnati, mentre sette bambini hanno meno di cinque anni. I migranti provengono prevalentemente dall'Africa Subsahariana, ma una delle operazioni di salvataggio ha riguardato anche un piccolo barcone in legno con a bordo 28 persone provenienti in maggioranza dal Bangladesh. 
 

 

«I migranti - si riferisce in una nota - sono stati salvati in tre operazioni di salvataggio e due trasferimenti da navi di altre Ong che hanno impegnato il Sar (Ricerca e soccorso) Team di Sos Mediterranee tra venerdì e ieri. Con il primo intervento, venerdì notte, sono state salvate 120 persone a bordo di un piccolo gommone sovraffollato e in difficoltà». L’operazione di salvataggio è stata condotta in collaborazione con la nave Minden della Ong Life Boat, che aveva già distribuito ai migranti a bordo i giubbotti salvagente ma non aveva potuto accoglierli, avendo già a bordo altre 113 persone, anch’esse poi trasferite sulla Aquarius. Ieri le altre tre operazioni. Nella prima sono state tratte in salvo 28 persone che si trovavano a bordo di una piccola barca di legno. Altri 139 migranti sono stati invece soccorsi a bordo di un gommone sovraffollato. In serata, infine, l'Aquarius ha accolto altre 120 persone trasferite dalla nave Dignity di Medici senza Frontiere.

L’ennesima cronaca del dramma che si vive quotidianamente nel canale di Sicilia, teatro dei viaggi della disperazione con i quali i migranti tentano di raggiungere l’Europa. Per loro una corsa verso una vita migliore, lontano da guerra e difficoltà economiche. Un viaggio nel quale sanno bene di mettere a repentaglio la proipria vita. Sono migliaira, oramai, gli stranieri che proprio a Taranto hanno messo per la prima volta piede a terra.
Anche in questa occasione tutti sono destinati a passare dall’hotspot dove saranno completate le operazioni di identificazione e fotosegnalazione. Nella struttura sorta all’interno del porto di Taranto i migranti sono destinati a restare non più di 48 ore. Una volta ultimate le operazioni previste e i controlli di sicurezza, infatti, tutti i migranti saranno trasferiti presso le strutture di accoglienza disseminate nelle regioni del Paese.

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