Dalla teoria alla concretezza, oggi, nella città dei Sassi la firma di un importante protocollo d'intesa tra le Camere di commercio di Taranto, appunto, Matera e Bari finalizzato a cogliere al meglio la grande opportunità di Matera 2019 in modo da portare riflessi positivi sull’imprenditoria locale, anche jonica. L’accordo ha tra le sue finalità la realizzazione di progetti comuni tra i quali “Mirabilia”, che vede Matera capofila e coinvolge, Bari e Taranto, mettendo in rete i siti Unesco di città italiane e straniere.
A siglare l’intesa i presidenti e dei segretari generali dei tre enti camerali: Luigi Sportelli e Francesco De Giorgio per Taranto; Angelo Tortorelli e Luigi Boldrin per Matera; Alessandro Ambrosi e Angela Patrizia Partipilo per Bari. In agenda tanti progetti ma si guarda con grande attenzione a quello comunitario nell'ambito del primo bando del programma Interreg Mediterranean per interventi legati alla filiera turistica da crociera, che interessa i porti pugliesi e che ha come effetto l'incremento di flussi turistici che visitano Matera. Ovvio che i grossi flussi croceristici interessano soprattutto Bari ma anche Taranto vuole dire la sua.
Non è infatti un mistero come nella “vision” futura del porto ci sia un doppio approdo di navi da crociera: le più grandi al molo San Cataldo (nel quale si sta realizzando un punto di accoglienza passeggeri) e le più piccole direttamente in città alla ex banchina Torpediniere che la Marina Militare sta cedendo appositamente all’autorità portuale. Una visione di sistema che potrebbe portare ad un triangolo economico dalle forti potenzialità con Taranto, Bari e Matera ai tre lati, ciascuno con specificità e peculiarità funzionali agli altri due ambiti territoriali.
Per il presidente dell’ente camerale di Taranto Luigi Sportelli è una opportunità «perché con Mirabilia lavoriamo insieme per promuovere i nostri territori e favorire l’aggregazione fra le nostre imprese. Il punto di forza è, appunto, la collaborazione per migliorare l’offerta, la qualità dei servizi, per raccontare la nostra storia e farla conoscere attraverso i numerosi e bellissimi beni culturali e artistici».