Il patto Direzione Italia-At6
Se non arriva l’ok a Cito possibile ricorso a un esterno

Il patto Direzione Italia-At6 Se non arriva l’ok a Cito possibile ricorso a un esterno
di Michele MONTEMURRO
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Domenica 23 Aprile 2017, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 17:34
Solo Giancarlo Cito o un’altra persona, che non sia uno dei figli Mario o Antonella, potrà guidare la coalizione di centrodestra, che starebbe prendendo forma con At6 Lega d’azione meridionale, i “fittiani” di Direzione Italia e il movimento civico “La Scelta #pertaranto”.
C’è stato ieri un altro incontro tra i due leader delle rispettive formazioni, l’ex sindaco Cito da una parte e il deputato “fittiano” Gianfranco Chiarelli dall’altra. Si sarebbero gettate le basi per correre insieme alle prossime comunali dell’11 giugno con un’unica coalizione. Sui programmi non ci sarebbero divergenze, l’unica cosa che resta da chiarire, e non è poco, è il nome del candidato sindaco. Chiarelli ha riconosciuto a Giancarlo Cito la sua leadership e, nel caso si potesse candidare, l’ex primo cittadino sarebbe l’alfiere anche della lista congiunta che presenteranno Direzione Italia e La Scelta. A non convincere, però, sarebbe proprio l’ipotesi che il leader di At6 si possa candidare.
Il tempo scorre ed entro trenta giorni prima del voto, quindi entro l’11 maggio, bisognerà presentare le liste: tra poco più di due settimane. È evidente che se in campo ci sarà Giancarlo Cito, Chiarelli e soci lo sosterranno ma se così non dovesse essere si valuteranno altri nomi, esterni ai partiti. Nel Movimento La Scelta già da tempo ha offerto la sua disponibilità a candidarsi l’imprenditrice Floriana de Gennaro. C’è da credere, però, che l’ex primo cittadino voglia indicarlo lui il candidato sindaco, a patto che, per salvaguardare l’alleanza con Chiarelli e de Gennaro, non sia uno dei due figli, considerato che Mario si è già candidato per ben tre volte senza successo.
Appare evidente che se Cito dovesse optare fino alla fine sul figlio, Direzione Italia e La Scelta virerebbero anche all’ultimora sulla de Gennaro, ma l’intenzione comune è quella di correre uniti per creare quella che diventerebbe l’unica coalizione di centrodestra. Forza Italia, infatti, ha rinunciato a schierare il suo simbolo per sostenere il progetto civico della candidata sindaco Stefania Baldassari, pertanto questa sarebbe l’unica coalizione a trazione centrodestra. Un mix tra la destra citiana, i democristiani fittiani e il civismo offerto dalla lista guidata dall’imprenditrice tarantina. Una coalizione che in fase di un eventuale ballottaggio, qualora lo raggiungesse, potrebbe fare sponda con diverse liste civiche presenti nello scenario delle prossime elezioni amministrative.
Una exit strategy potrebbe essere rappresentata da una candidatura di un esponente del mondo delle professioni, ma fino a quando non avrà la certezza che non potrà essere lui il candidato, Cito sosterrà di essere in campo.

Ma quella dell’ex sindaco non è l’unica questione a destare incertezza, sull’altra sponda ci sono i “grillini” in attesa di sapere se sarà concesso loro il simbolo del Movimento 5 Stelle dallo staff di Casaleggio oppure no. Com’è noto nei mesi scorsi scorsi sono state avanzate tre candidature a sindaco da altrettanti meet up; due di questi si sono uniti e pertanto le ipotesi restano due, ma la probabilità, come già accaduto in altre parti d’Italia, è che non venga concesso a nessuno il simbolo. E se così dovesse essere, da Roma non si strapperebbero i capelli considerato che Taranto è una piazza mediaticamente “calda” come la capitale quando si affrontano temi di carattere ambientale, pertanto più di qualcuno si risparmierebbe volentieri un “Raggi-bis” in salsa tarantina.
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