Due tifosi del Foggia sono stati arrestati dalla Polizia per l'incendio dello stadio Erasmo Iacovone avvenuto subito dopo il derby di campionato giocato a settembre a Taranto. I poliziotti hanno eseguito i provvedimenti spiccati dal gip Fulvia Misserini su richiesta del pubblico ministero Francesca Colaci. Gli arresti sono il frutto di articolate indagini, coordinate dalla Procura e sono stati eseguiti alle prime ore di questa mattina. I due, si tratta dei foggiani Vittorio Ferrara, di 38 anni, e Ivan Giannuario, di 39 anni, sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di incendio aggravato dall'aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione sportiva ed in luogo aperto al pubblico. Contro di loro gli esiti dell'attività investigativa condotta dalla Digos di Taranto, basata su intercettazioni e immagini registrate dalle telecamere. Alla base del grave episodio le ruggini tra le due tifoserie. In particolare il risentimento dei sostenitori rossoneri avrebbe riguardato il furto di una bandiera avvenuto in passato.
Le indagini
I provvedimenti restrittivi sono l'epilogo di una certosina attività investigativa con la quale i poliziotti hanno ricostruito le fasi dei disordini avvenuti quel giorno durante e subito dopo la partita vinta dalla squadra tarantina per 2-0.
Le fiamme
Le fiamme alimentate da quel materiale si svilupparono rapidamente provocando anche una densa nube di fumo visibile da lunga distanza. Fortunatamente il pauroso incendio non provocò feriti, ma danneggiò seriamente l'impianto sportivo che venne dichiarato immediatamente non agibile costringendo il Taranto a rinviare il successivo match interno.