Campo Iacovone B, la Fondazione contro l’assessore

Campo Iacovone B, la Fondazione contro l’assessore
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Lunedì 16 Gennaio 2017, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 14:05
Frizioni e contrasti tra il mondo del Taranto calcio e l’amministrazione comunale sul tema degli impianti sportivi destinati alla squadra rossoblù.
L’ultimo attrito riguarda il destino del campo B ed è esplicitato da un intervento della Fondazione Taras che lamenta una mancanza di risposte e di chiarezza relativamente al campo che nelle intenzioni dovrebbe essere destinato agli allenamenti della prima squadra e/o alle partite del settore giovanile.
In una lettera la Fondazione chiede conto di una serie di promesse e di impegni al momento non mantenuti. Tutto parte dalla garanzia data dall’assessore allo Sport Francesco Cosa della riqualificazione del campo B dello Iacovone. «Un anno e mezzo più tardi - scrive la Fondazione Taras - , però, ci domandiamo: è veramente cambiato qualcosa? Lo chiediamo garbatamente all’assessore Cosa: Taranto è diventata un polo sportivo in ogni disciplina? La città ha cambiato volto e noi non ce ne siamo accorti? “Servono tempo e risorse”, ci dirà. Noi siamo d’accordo. Allora restringiamo la domanda, così che sia più specifico il quesito: che ne è stato del campo B dello stadio Iacovone? Insieme ai numerosi impegni pubblici dell’assessore, possiamo solo registrare ostacoli, ritardi, progetti falliti e impedimenti, che ci riportano al nostro caro, abituale e cronico “nulla di fatto”».
 
Nel 2013, il supporters’ trust tarantino fece approntare a proprie spese un progetto tecnico di rifacimento dell’impianto che prevedeva la realizzazione di un campo di gioco in erba sintetica di ultima generazione, di un impianto di illuminazione a norma (omologabile per le dirette televisive) e di una tribuna laterale da 500 posti. 
Poi, però sono cominciati i problemi: «In pochi giorni, nell’ambito di uno dei molti “rimpasti” della giunta Stefàno, l’assessore Scasciamacchia fu sostituito dall’attuale responsabile delle politiche giovanili e dello sport, Francesco Cosa. Questo avvicendamento ha segnato un radicale mutamento del corso degli eventi: il nuovo assessore decise infatti di cestinare il progetto preparato gratuitamente dalla Fondazione Taras, che improvvisamente diventava, a suo giudizio, incompleto e inutilizzabile; affidò incarico ai progettisti del Comune al fine di andare in gara con il cosiddetto appalto integrato; per finanziare l’opera proponeva di accedere a mutuo e non più al credito sportivo. Il 9 gennaio 2016, Cosa dichiarava pubblicamente che in una delle ultime sedute della Giunta comunale del 2015 era stato “approvato il progetto definitivo del Campo B che prevede il rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica di ultima generazione, l’impianto di illuminazione e la tribunetta per gli spettatori. Un intervento che ha previsto l’impegno della spesa di 780.000 euro che sono già disponibili in bilancio e aspettano solo di essere spesi”. L’assessore assicurava che a breve sarebbe stato “emesso il bando di gara che porterà alla scelta del soggetto che realizzerà i lavori e quindi passerà alla posa in opera di quello che diventerà il primo ed unico campo di calcio ad 11 in erba sintetica della città di Taranto” ».

Ultima puntata il 22 ottobre 2016 quando Cosa diceva infine che “In merito alla riqualificazione del Campo B in erba sintetica, con illuminazione notturna e tribunetta, mi sento di rasserenare l’intera cittadinanza dato che le somme pari a 780.000 euro sono blindate nel bilancio comunale e sono in corso le procedure per andare in gara. Anche se vi sono ritardi, legati al nuovo codice degli appalti che prevede di andare in gara con il progetto esecutivo e di acquisire preliminarmente il parere della Lega, è fuori da ogni dubbio che nel breve il campo B diventerà un impianto all’avanguardia evitando ai nostri giovani di andare fuori città come accaduto negli ultimi anni, sottoponendo anche le relative famiglie e società sportive a numerosi sforzi”».
Parole che non convincono la Fondazione Taras: «Che ne è stato del progetto di recupero del campo B? Che natura ha il nuovo progetto a cui lei fa riferimento? Quante risorse sono state destinate? Per quali campionati sarà omologato? Sul sito web del Comune di Taranto, nella sezione delle gare in corso, la gara n. 117, relativa all’impianto dello Iacovone, non è consultabile. Da fonti attendibili, infatti, apprendiamo che non esiste alcuna gara e che, al momento, siamo nella fase dell’affidamento della progettazione, a cura dei professionisti incaricati dal Comune. Si prevedono, insomma, tempi ancora lunghi. O forse possiamo aspettarci un improvviso sprint pre-elettorale?».

E, ad evidenziare rapporti non proprio idilliaci, i tifosi lamentano giudizi nei loro confronti non proprio lusinghieri da parte di Cosa che «ci ha definiti “detrattori”, dicendo che la città non ha bisogno di noi. Ci ha chiesto, inoltre, “di non travisare la realtà”. Ebbene, noi crediamo di non travisare la realtà ponendole queste poche domande».
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