Taranto, guerra per la fogna. «Incluse vie private»

Taranto, guerra per la fogna. «Incluse vie private»
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Sabato 21 Novembre 2015, 01:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:34
«Richiediamo che il Comune di Taranto ripristini immediatamente le stesse opere pubbliche sul territorio di San Vito, Lama e Talsano, nelle vie già acquisite, per ovviare allo scandalo di Via Merluzzo. Altrimenti la Procura potrà verificare se ci sono gli estremi per procedere d’ufficio». A parlare è Irene Lamanna, presidente dell’Associazione Taranto Turismo. La questione riguarda la realizzazione dei condotti idrici e fognari in circa trecento vie nei quartieri di San Vito, Lama e Talsano.



«Da circa quarant’anni queste zone di Taranto sono senza il bene primario dell’acqua e non hanno un servizio fognario adeguato – spiega Lamanna -. Diverse sono state le richieste dei cittadini al Comune e all’Acquedotto Pugliese. La risposta è stata sempre la stessa: le strade essendo private non possono essere oggetto di lavori pubblici, nonostante siano stati versati tutti gli oneri di urbanizzazione. Per farlo o è necessario che la spesa ricada sui residenti o che le vie vengano acquisite dal Comune con un esproprio o con una cessione da parte dei residenti stessi».



Una richiesta che si fa ancora più forte in questo periodo in cui si è paventata l’ipotesi di finanziamenti regionali al Comune di Taranto per realizzare proprio dei lavori che forniscano l’acqua laddove non c’è. Secondo Irene Lamanna «è stato già ultimato il tronco fognario in via Merluzzo, vicino alla doppia curva di San Vito, che a tutt’oggi, così come si evince dall’ultimo verbale di giunta, risulta essere strada privata. Quindi, in teoria, né Comune né Aqp avrebbero potuto fare nulla».



In realtà via Merluzzo è già stata oggetto di una destinazione ad uso pubblico nel 2014. Tuttavia a rispondere è l’assessore comunale ai lavori pubblici Lucio Lonoce: «I lavori che sono in corso in viale Jonio non sono ex novo per il completamento degli impianti fognanti - spiega il vicesindaco - ma si tratta di cantieri aperti per l’adeguamento degli impianti già esistenti. È un intervento che sta realizzando l’acquedotto pugliese per ovviare al problema di alcune fuoriuscite di liquami che si sono verificate nei mesi passati in prossimità dell’istituto comprensivo “Renato Frascolla” di San Vito».



Irene Lamanna cita l’incontro del 5 ottobre scorso nell’ Istituto comprensivo statale “Leonardo Sciascia”: una riunione a cui erano presenti l’amministratore unico regionale dell’Aqp Nicola Costantino, il direttore dell’acquedotto pugliese sede di Taranto Marcello Rainò e l’assessore Regionale ai Lavori Pubblici Giovanni Giannini, durante la quale è stato ribadito che per poter effettuare i lavori è necessaria l’acquisizione da parte del Comune di Taranto delle vie.



«A questo punto i residenti di due strade, Via Calata Livezza a San Vito e via Vasari a Talsano, hanno ceduto formalmente la porzione di area stradale di loro proprietà – spiega ancora il presidente di Taranto Turismo -. Uno scandalo enorme che ci fa interrogare sul perché di queste differenze: due strade ufficialmente già comunali che attendono ancora, mentre una via privata che viene fornita dei servizi senza una spiegazione plausibile e con dei lavori che hanno procurato ai cittadini non pochi problemi per i continui allagamenti dovuti alle rotture dei tubi e imbruttendo ancora di più il già fatiscente manto stradale dell’ingresso di San Vito», aggiunge la presidente dell’associazione. Per l’assessore ai Lavori Pubblici non ci sono guerre tra poveri: «Le strade per le quali il Comune sta effettuando il passaggio in uso pubblico saranno tutte interessate dai lavori di completamento delle opere primarie, con gli 11 milioni di euro che sono già pronti per questo scopo.



L’associazione Taranto Turismo comunque si affianca ai residenti dei quartieri di San Vito, Lama e Talsano e prende in carico questo grosso e annoso problema, sul quale promette di mantenere alta l’attenzione.



«Attendiamo il 20 novembre prossimo, termine ultimo dell’impegno preso da parte dell’assessore Giannini, per un altro incontro in cui si è impegnato a palesare una risoluzione reale alla questione», conclude Lamanna.