Bagnino part time pagato 40 al giorno per 12 ore di lavoro. La storia di sfruttamento è quella di Angelo (nome di fantasia), 24enne e brevetto da bagnino in tasca, che in un noto stabilimento della litoranea ionico-salentina della provincia di Taranto, intascava 40 euro al giorno, con un contratto di lavoro part-time, ma una giornata lavorativa reale di quasi 12 ore.
La denuncia dei sindacati
La vicenda viene raccontata da Daniele Simon della Filcams Cgil di Taranto, a cui il giovane bagnino si è rivolto. «Turni massacranti - commenta il sindacalista - per bagnini spesso tuttofare e con un turn over pazzesco, perché purtroppo il bisogno e la mancanza assoluta di controlli generare precariato e sfruttamento».
E partendo dalla storia di Angelo, la Filcams anche a Taranto parla di #Turismosottosopra, la campagna che da Nord a Sud sta attraversando l'Italia per incontrare lavoratrici e lavoratori del turismo e parlare con loro di contratto nazionale di lavoro, modalità di assunzione, tutele, diritti. «Quel modello di sviluppo - spiega - incensato da molti come la panacea di tutti i nostri mali territoriali ha fondamenta fragili e marce perché non è lavoro quello che spacca la schiena e la dignità di un ragazzo di 24 anni».