Cala il gelo con Musillo: prima grana per Melucci

Cala il gelo con Musillo: prima grana per Melucci
di Michele MONTEMURRO
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Martedì 27 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 14:59
Cala il “gelo” tra il neo sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e colui che ha ispirato la sua candidatura, il socio in affari (ancora per poco) dello Ionian Shipping Consortium ed ex segretario provinciale del Pd Walter Musillo. Una notizia di non poco conto se, a guardare bene la mappa del Consiglio comunale, si considera pure che Musillo è uno degli “azionisti di maggioranza” dell’assise cittadina: il punto di riferimento per alcuni consiglieri neo eletti, capace dunque di controllare un numero considerevole di esponenti di maggioranza.
Secondo i bene informati parlare di “rottura” sarebbe come edulcorare il concetto: già da diversi giorni i rapporti tra i due si sarebbero incrinati. Le divergenze non sarebbero di natura politica, ma stando a quanto si apprende i contrasti sono affiorati come un fulmine a ciel sereno nel bel mezzo della campagna elettorale. Del resto Melucci dal punto di vista politico può essere solo riconoscente a Musillo, il quale lo ha prima proposto al deputato dem Michele Pelillo e successivamente all’assemblea del Pd che ha offerto il disco verde al segretario provinciale del partito Costanzo Carrieri per indicarlo al resto della coalizione. 
Se le divergenze tra il neo primo cittadino e l’ex numero uno del Pd siano scaturite da questioni di carattere professionale o personale poco importa, ha rilevanza invece dal punto di vista amministrativo che il rapporto tra i due non sia più come un mese fa perché questa condizione, con molta probabilità, qualora ne avesse avuto voglia, allontanerebbe l’ipotesi di Walter Musillo nella giunta comunale, proprio perché quest’ultimo non godrebbe più della fiducia incondizionata del neo sindaco. E come è noto il legame tra il primo cittadino e un suo assessore deve essere caratterizzato soprattutto da un rapporto fiduciario: in mancanza di questo elemento negli ultimi dieci anni il sindaco Ippazio Stefàno ha stabilito il record di avvicendamenti nell’esecutivo. 
 
Eppure Musillo i “gradi” di assessore se li è guadagnati meritatamente sul campo perché oltre ad aver suggerito il candidato sindaco risultato vincente, è pure riuscito nell’impresa di far eleggere in Consiglio comunale alcune persone a lui vicine.
Però il “gelo” tra i due ha prodotto subito alcune conseguenze. Già nei giorni scorsi, infatti, alcuni esponenti dell’associazione Liberdem (ideata qualche mese fa, tra gli altri, da Musillo e dal capogruppo consiliare uscente e riletto consigliere Azzaro), una volta informati dei contrasti tra i due, hanno riferito a Melucci di aver preso le distanze da Musillo, ma si tratta per ora solo di un paio di casi. La notizia è stata “nascosta” fino ad oggi per non condizionare l’esito del voto perché nonostante questi attriti entrambi hanno continuato a lavorare nella stessa direzione e i risultati sono evidenti. Una volta però acquisita la vittoria e in fase di elaborazione della nuova giunta, alcuni esponenti della coalizione di Melucci sono stati indotti a tirar fuori questo retroscena per escludere la possibilità che Musillo possa essere invitato a far parte nell’esecutivo dal neo sindaco, a causa di questo contrasto inaspettato. 
Già durante la notte dei festeggiamenti in piazza Maria Immacolata per salutare l’elezione di Melucci, qualcuno ha fatto notare che c’era chi esultava in maniera diversa rispetto ad altri, consapevole di aver provocato una frattura che ad oggi pare insanabile, proprio perché non può essere ricomposta dalla politica. 
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