«Le navi da crociera rilanceranno il porto»
Al commissario Prete l’anello di San Cataldo

«Le navi da crociera rilanceranno il porto» Al commissario Prete l’anello di San Cataldo
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 6 Maggio 2016, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 18:32
Ha ricevuto l’Anello di San Cataldo 2016 dopo una scelta unanime e con la motivazione di “essersi contraddistinto quotidianamente a favore della comunità jonica”. Sergio Prete, commissario dell’Autorità portuale da luglio 2015 e in precedenza presidente da giugno 2011, è stato premiato nell’ambito della manifestazione organizzata da Adiconsum e dalla Cisl Taranto-Brindisi.

Ha preso la parola subito dopo i saluti di casa del segretario territoriale del sindacato, Antonio Castellucci e del presidente locale di Adiconsum, Antonio Bosco. Un po’ emozionato, ha stemperato la tensione con una battuta - «è importante per un prete ricevere l’anello di San Cataldo» - ha dedicato con un po’ di commozione il premio al padre e allo zio prima di entrare nel merito delle attività relative al porto, da tutti considerato il volàno per la ripresa economica di Taranto.

«Condivido questo premio con l’intera struttura dell’Autorità portuale che, con un lavoro spesso non riconosciuto da qualcuno, sta gettando le basi per un rilancio. Chiusura terminal e crisi Ilva avrebbero ammazzato chiunque. La questione occupazionale ha caratterizzato il mio mandato, noi ci abbiamo messo tutto l’impegno e nel frattempo abbiamo lavorato su più fronti. Entro i primi giorni di giugno inaugureremo il cantiere del centro polivalente. Ci siamo aperti a iniziative internazionali. È un primo passo dobbiamo impegnarci affinché quando arrivino le navi sia tutto pronto». Le navi sono quelle da crociera. Il riferimento è infatti alla notizia recente dello sbarco a Taranto della compagnia Thomson Cruises per la stagione estiva 2017.

«Era un po’ di tempo che avevamo avuto questa prenotazione ma la compagnia ci aveva richiesto massima riservatezza. L’Autorità portuale ha investito molto su questo settore, è un primo risultato che deve convincere tutti di proseguire su questo solco. È chiaro che tra poco avremo un confronto con tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti per l’arrivo di una nave da crociera e la visita della città. Ci sono innumerevoli iniziative adesso per la valorizzazione turistico-culturale quindi sotto questo profilo siamo consapevoli che c’è strada da fare ma possiamo costruire un bel programma».
Prete ha rimarcato un suo cruccio, ossia il progetto della riqualificazione della stazione Torpediniere del Mar Piccolo: «Ci sono state difficoltà relazionali con la Marina Militare ma sono un ostinato ottimista e continuo a sperare».
Macroarea commerciale logistica: argomento principale, ovviamente il molo polisettoriale.
«A giugno saranno consegnati i primi 600 metri di banchina. Abbiamo la consapevolezza di altri interessi oltre a quelli già ufficializzati tramite bando: alcuni operatori hanno preferito non presentare offerte ma, se dovessero permanere spazi, abbiamo già contatti per popolare il molo».
La piattaforma logistica partirà ufficialmente da novembre e, intanto, entro un mese dovrebbe concludersi l’allaccio parziale con Rfi (Rete ferroviaria italiana) per i collegamenti intermodali. C’è naturalmente la questione occupazionale dei dipendenti Tct in cassa integrazione fino al giorno 11 settembre. «Esiste un’attività di monitoraggio costante con i sindacati e il governo per gli operai. Il molo polisettoriale farà da traino ma l’auspicio è che le opportunità di ricollocazione siano anche in altri settori portuali. Mi auguro che si creino nuovi posti di lavoro. Abbiamo parlato con il sottosegretario De Vincenti e abbiamo individuato, come tavolo idoneo, il gruppo di coordinamento presso il Mise che ha gli strumenti più idonei».
Infine, l’ultima macroarea. Forse quella più invisa all’opinione pubblica, ricorda Prete. Ma quella che rappresenta una delle fette maggiori del traffico portuale. «La parte industriale rappresenta il traffico principale e a fine giugno sapremo se ci sarà un punto fermo su Ilva. Quest'anno sarà ancora critico anche se nei primi tre mesi abbiamo registrato un 12,6% in più rispetto allo scorso anno. Nel 2017 ripartirà l’intero porto, sarà l’anno della rinascita».
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