Taranto: ridefinita la giunta. Vecchi assessori, nuovi incarichi

In piedi il sindaco Melucci con i suoi assessori in prima fila
In piedi il sindaco Melucci con i suoi assessori in prima fila
di Paola CASELLA
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Venerdì 23 Giugno 2023, 06:00

 Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ieri ha varato la nuova giunta e negli attuali equilibri ad uscire rafforzato è il gruppo Taranto 2030. Restano in carica tutti gli assessori uscenti e c’è stato solo qualche cambiamento nelle deleghe.

La squadra e le deleghe

Questa la composizione del nuovo esecutivo: Fabrizio Manzulli (tecnico) è confermato nel ruolo di vicesindaco, conserva le deleghe allo Sviluppo economico e all’Innovazione ed ottiene anche quella alla Promozione territoriale; Mattia Giorno (tecnico) perde i Lavori pubblici, ma assume la guida dell’Urbanistica, delle Infrastrutture strategiche e mantiene la Mobilità. Entrambi sono stati i soli assessori rimasti in carica durante la crisi in maggioranza per il ruolo tecnico conferito loro dal sindaco. Cosimo Ciraci, espressione di Taranto 2030, eredita da Giorno i Lavori pubblici e resta alla Polizia locale e alla Protezione civile; Giovanni Azzaro, di estrazione Pd, ottiene la delega alla Risorsa Mare e al Decentramento territoriale, conserva quella allo Sport, ma perde quella al Patrimonio; Gabriella Ficocelli, espressione di Taranto 2030, resta ai Servizi sociali e alle Politiche d’inclusione, alle quali aggiunge le Pari opportunità. Laura Di Santo, indicata da Socialisti e Riformisti, passa al Patrimonio (che guidava Azzaro), alle Politiche abitative ed ai Tributi, delega trattenuta finora dal sindaco; Maria Luppino, espressa dal M5S, lascia Pubblica istruzione e Università e va alle Risorse umane, agli Affari generali e alle Società partecipate; Fabiano Marti, indicato da Europa Verde, dalla Cultura passa ai Servizi educativi (che sostituisce Pubblica istruzione e Università), alle Politiche giovanili e mantiene gli Eventi (precedentemente Spettacoli); Francesca Viggiano, proposta dal Pd, da Urbanistica e Società partecipate va ad Ambiente, Affari legali e Qualità della vita. 

I rapporti nella maggioranza


Dalla redistribuzione delle deleghe si possono ricavare i nuovi rapporti di forza. Gli assessori con maggiore peso specifico restano Manzulli e Giorno, anche se quest’ultimo perde i Lavori pubblici per l’Urbanistica. Cresce, invece, il ruolo di Ciraci proprio grazie all’assessorato ai Lavori pubblici. Forte e stabile anche Ficocelli che alle importanti deleghe detenute finora aggiunge le Pari opportunità. Anche Marti non ha mutato in maniera significativa la sua posizione. 
Il carico di lavoro pare, invece, aumentato per gli assessori che sembravano maggiormente a rischio: Maria Luppino e Laura Di Santo che sono rientrate nell’esecutivo perché le rispettive forze politiche di riferimento hanno fatto nuovamente i loro nomi e ne hanno difeso il buon operato. Da qui la decisione di Melucci di assegnare loro ruoli maggiormente impegnativi. 
Come già si sapeva, Con Taranto non ha ottenuto alcun rappresentante in giunta. Nei prossimi giorni, però, dovrebbe avere la presidenza di una delle Partecipate che dovrebbero essere rivisitate a fine mese. 
Potrebbe trattarsi di Kyma Mobilità Amat.

Le dichiarazioni del sindaco

«La giunta - ha commentato il sindaco - è di nuovo al lavoro, invariata nei profili, tutta nuova invece in quella consapevolezza e nell’agenda di lavoro». Poi un messaggio agli assessori: «Se è vero che vengono in parte indicati e confermati dalle forze politiche, devono comunque rispondere a un preciso mandato e all’impegno che è stato affidato loro dalla comunità, non semplicemente alle appartenenze politiche»; «ci si aspetta innanzitutto da ciascuno di loro maggiore consapevolezza dei processi e delle priorità, oltre che maggiore presenza in mezzo alla comunità, maggiore cura di quegli interessi collettivi. La macchina amministrativa di Taranto ormai corre a ritmi molto alti e necessita di risposte rapide ed efficaci, senza deviazioni dal piano locale per la transizione giusta Ecosistema Taranto. È un tema di produttività che oggigiorno deve riguardare anche la politica e ogni ruolo istituzionale». 
Infine una stoccata all’opposizione: «È singolare che quella minoranza, che aveva gettato la città in un pantano con iniziative che non hanno nulla di politico, in verità, abbia votato contro il rendiconto, figlio in gran parte di quella gestione commissariale che proprio essa aveva originato.

Sentire oggi le urla scomposte e disonorevoli di una parte di quella minoranza sui danni che la città sta curando, su tutti si pensi ai mancati ristori Covid di Kyma Ambiente, che hanno determinato nei fatti la crisi di liquidità e il ridimensionamento doloroso di servizi e personale, ci offre grande motivazione». 

L'opposizione

Al vetriolo il commento dei consiglieri comunali di centrodestra Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (FdI) e di Francesco Battista (Lega) sull’esecutivo appena varato: «Venti giorni di paralisi politico-amministrativa per decidere di non cambiare niente: la nuova, vecchia giunta Melucci è un’offesa all’intelligenza dei tarantini che hanno già fatto da spettatori, loro malgrado, ad un desolante teatrino del centrosinistra». 

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