Pd: Lacarra commissario provinciale a Taranto

Pd: Lacarra commissario provinciale a Taranto
di Michele MONTEMURRO
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Martedì 28 Giugno 2016, 08:01
È il segretario regionale del Pd, Marco Lacarra, il commissario della federazione provinciale di Taranto, da lui stesso commissariata subito dopo il primo turno delle scorse amministrative e in seguito allo scioglimento anticipato dei Consigli comunali di Martina Franca e Palagiano. A coadiuvare il commissario sono due delegati: il coordinatore della segreteria regionale Antonio Maniglio e il deputato tarantino Michele Pelillo. Nello specifico, Pelillo si occuperà in particolar modo delle elezioni amministrative del prossimo anno in programma a Taranto: sarà lui che, per il partito, si preoccuperà di disegnare la coalizione attorno al Pd e di elaborare le alleanze.


La delega al parlamentare tarantino rimette le cose in chiaro nel partito. Anche il commissario regionale ha
riconosciuto la leadership provinciale di Pelillo, soprattutto nel capoluogo, rimediando al brusco commissariamento della segreteria provinciale, guidata fino a qualche giorno fa dal “pelilliano” Walter Musillo, che come ogni allenatore ha pagato prima di tutti il risultato negativo della squadra alle elezioni.

La comunicazione è stata fornita direttamente dallo stesso Lacarra ieri in occasione della riunione della segreteria regionale a Bari, alla quale hanno partecipato come delegati alcuni tarantini: il deputato Ludovico Vico, il consigliere regionale Donato Pentassuglia, il vicesegretario provinciale uscente Costanzo Carrieri e Antonella De Marco.

«Lacarra - conferma Carrieri - ha annunciato che sarà affiancato da due delegati, Maniglio e Pelillo. Per quanto mi riguarda, ho chiesto durante la segreteria regionale che si possa affrontare il tema che ha portato al commissariamento, perché è stato liquidato con una comunicazione giustificata sulla necessità di dare un impulso diverso a Taranto e non contro qualcuno. Di fronte a un fatto del genere (il disastro elettorale del Pd alle recenti elezioni amministrative in provincia di Taranto, ndc), tutti sono responsabili e, al di là delle spiegazioni, ho chiesto appunto un chiarimento e un’analisi di quelle che sono state le motivazioni di carattere politico».

Secondo l’ex vicesegretario provinciale, il partito tarantino non riuscirebbe più a «sopportare» le diverse visioni sui grandi temi che riguardano la città: «Non possiamo essere sbattuti da una parte all’altra - spiega Carrieri - sui temi essenziali come Ilva, su posizioni contrapposte tra quelle dei governi nazionale e regionale. Così facendo c’è una evidente incomprensione da parte dei cittadini. Inoltre possiamo notare che la lista del presidente Emiliano è andata ben oltre la data delle elezioni e questa persistenza costituisce anche una spina nel fianco nell’organizzazione del Pd. Molti esponenti democratici, infatti, li ritroviamo nelle liste di Emiliano, un conto è se si tratta di un movimento civico, un altro se è un rifugio per coloro fuoriusciti dal Pd e a cui non stanno bene le regole del partito. Questi aspetti vanno chiariti e approfonditi il prima possibile».
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