Moretti lascia la presidenza degli Avvocati: «Non impugnerò la sentenza»

Il tribunale di Taranto
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Martedì 19 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:21

Fedele Moretti rinuncia all’ennesimo round a colpi di carte bollate. E lascia il suo incarico di presidente dell’Ordine degli avvocati. L’atto di resa lo ha sottoscritto ieri mattina. Quando l’oramai ex numero uno degli avvocati di terra jonica ha firmato, insieme alle altri parti in giudizio protagoniste di una vera e propria battaglia sulla eleggibilità di Moretti, della formale rinuncia alla impugnazione della sentenza del Consiglio Nazionale Forense

La battaglia

Proprio quel verdetto, infatti, ha recepito il principio di diritto della Suprema Corte che ha dichiarato la ineleggibilità di Moretti, alla luce delle due legislature precedenti in cui il legale è stato consigliere dell’Ordine. Quella decisione, evidentemente, ha convinto Moretti della opportunità di gettare la spugna e mettere la parola fine ad una contrapposizione che va avanti da due anni, ovvero dalle ultime votazioni. Quando sulla sua candidabilità vennero avanzati i primi dubbi, poi confermati dai successivi pronunciamenti. Un percorso che ha imboccato una direzione dinanzi alla quale Moretti ha scelto di fare un passo indietro, rinunciando alla possibilità di un nuovo ricorso. Una scelta che quindi mette il suggello a alla sentenza del Consiglio Nazionale Forense.
«Lascio - ha spiegato Moretti - nella certezza di aver profuso in questo incarico tutte le mie forze ed il massimo dell’impegno, sempre e soltanto nell’interesse della categoria. Naturalmente il mio impegno non termina qui, resto come sempre al servizio dei colleghi e della intera comunità jonica, ci sono nuovi progetti all’orizzonte da realizzare».
Nella nota con la quale ha annunciato la sua scelta, peraltro, l’ex presidente ha spiegato come la rinuncia metta al sicuro l’Ordine degli Avvocati di Taranto da eventuali impugnazioni sulle spese processuali e dà efficacia alla sentenza. Nel lasciare il posto di consigliere e, conseguentemente la carica di Presidente, l’avvocato Fedele Moretti si è detto anche sereno in quanto certo di essere stato eletto esercitando un suo diritto, così come affermato prima dalla Commissione Elettorale, poi dallo stesso Consiglio Nazionale Forense in primo grado. Inoltre ha ribadito che avrebbe potuto ancora impugnare la sentenza, ma che ha preferito evitare che l’Ordine fosse trascinato ulteriormente in una querelle incentrata sulla sua persona, nonostante due anni fa, la sua candidatura e quella della sua squadra fosse stata accompagnata da una messe di consensi sancendo un successo netto ed incontestabile, con una maggioranza di 19 consiglieri su 21. Nel momento della resa, quindi, Moretti ha voluto ricordare e ringraziare i tanti avvocati che avevano ribadito la loro fiducia in lui, sottolineando i risultati ottenuti durante la sua reggenza, coincisa in larga parte con il dramma della pandemia.
«Sono stati questi due anni intensi - ha detto - in cui il Consiglio si è adoperato con tutte le proprie forze per attuare quelli che erano gli obiettivi prefissati. Abbiamo dato all’Ordine degli Avvocati di Taranto una migliore organizzazione interna, partendo dal risanamento economico, dalla riorganizzazione degli uffici e del personale dipendente, implementando le dotazioni informatiche, dando una impronta più agile al lavoro delle commissioni consiliari, potenziando gli Uffici di Presidenza e di Segreteria, con ampie deleghe ai Consiglieri, che hanno lavorato quasi tutti con l’unico scopo di rendere un servizio agli iscritti, in totale sintonia e limpidezza di rapporti».
L’ex presidente ha anche aggiunto che in questi due anni il Consiglio è riuscito a far riacquistare autorevolezza alla categoria forense, fornendo una immagine di serietà ed affidabilità. «Un risultato conseguito - ha concluso - realizzando collaborazioni con gli Enti e le Istituzioni del territorio, con una rinnovata attenzione nei confronti di tutte le associazioni forensi presenti sul territorio».

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