Manduria: ok al sopralzo della discarica

La conferenza dei servizi sulla discarica di Manduria
La conferenza dei servizi sulla discarica di Manduria
di Gianluca CERESIO
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 15:14

L’ampliamento della seconda discarica di Manduria si farà, ignorato il parere contrario dell’amministrazione comunale di Manduria che annuncia azione legale.

A diramare tempestivamente la notizia dell’avvenuta approvazione dell’ampliamento de La Chianca, ha provveduto un comunicato del sindaco Gregorio Pecoraro: «Nonostante il parere non favorevole - si legge - del Comune di Manduria, con grande delusione, si è chiusa favorevolmente alla realizzazione dell’ampliamento delle discarica, la conferenza di servizi tenutasi in data odierna a Bari. L’impegno dell’amministrazione comunale proseguirà nelle sedi opportune, al fine di scongiurare l’ulteriore danno ambientale al nostro territorio, già tanto sfruttato con la presenza di numerosi impianti per il trattamento dei rifiuti». 

La decisione


La decisione sull’impianto La Chianca, sin dall’inizio trasformato e divenuto la seconda discarica tal quale, malgrado strapieno, suona come una beffa per i cittadini manduriani costretti a sopportare l’impatto di due megadiscariche, con inquinamento della falda avvenuto per sovraccarico della discarica Li Cicci e di altri impianti di trattamento rifiuti, oltre a dover anche pagare una Tari superiore agli altri comuni. 

Le reazioni


Alla notizia dell’avvenuto accoglimento della richiesta di Manduriambiente di ampliamento del sito La Chianca, come era prevedibile, si è scaricata una valanga di reazioni, prima fra queste da parte del capogruppo consiliare dei Progressisti, avvocato Domenico Sammarco, il quale punta il dito nei confronti di Pecoraro e del suo esecutivo. «Mentre sull’aspetto giuridico non si discute – dice Sammarco - in quanto la decisione la devono assumere gli uffici regionali, il risultato impone un commento che punta dritto ad un’incapacità ad amministrare la città, da parte di Pecoraro e del suo esecutivo, davvero flebile e passivo nel manifestare politicamente contro ogni tentativo di utilizzo negativo del nostro territorio». Il capogruppo progressista aggiunge: «Si sarebbe dovuto dare questo messaggio chiaro: questo territorio non è più disponibile a concedere danni ambientali a se stesso, quindi recatevi altrove e, nel contempo, organizzare delle azioni incisive attraverso anche delle manifestazioni con tutto il tessuto sociale di una città che dice no all’apertura di nuove discariche e situazioni di criticità ambientale». 
Altrettanto dure le osservazioni rese in una nota dell’esponente di Federcivica, Vincenzo Dimitri, il quale si dichiara «esterrefatto di fronte a una simile decisione che segna il disprezzo nei confronti della comunità manduriana, il cui volere e il diritto ad un ambiente pulito e alla salute vengono calpestati con disinvoltura».

Infatti, la cittadina messapica, detiene negativamente il primato di patologie tumorali, rispetto ad altre località con egual numero di abitanti. «Un particolare questo che evidentemente lascia indifferenti coloro che politicamente parlando, sono soliti agire stando seduti alla scrivania, ignorando le reali esigenze del territorio e dei cittadini manduriani che, certamente ne terranno conto alle prossime elezioni regionali, nel frattempo, organizzeremo un’azione di verifica degli agenti inquinanti, qualora venga accertato che la fonte sia la discarica, avviare istantaneamente una class action per chiedere un congruo risarcimento per danni alla salute». 

Il sindaco


Il sindaco di Manduria conferma che «la nostra posizione sarà sempre contraria non soltanto all’ampliamento, ma anche nel continuare a tenere aperta la discarica, decisione, tra l’altro, espressa all’unanimità dal consiglio comunale, basata su dati tecnici supportata anche dall’Arpa (Agenzia regionale per l’Ambiente) e della Asl». Pecoraro conclude, ribadendo l’impegno anche nell’avviare un’azione legale contro tale ampliamento, a tutela dell’ambiente della salute dei cittadini manduriani. 

Il senatore Turco


Sulla questione interviene anche il senatore Mario Turco, vicepresidente M5S: «Ieri ho depositato un'interrogazione a risposta orale in commissione al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, al fine di ottenere delucidazioni in merito al destino ambientale di Manduria, proprio in relazione all'ampliamento delle volumetrie della discarica di rifiuti (altri 150 mila metri cubi) mediante sopralzo del lotto già esistente in località “La Chianca”, ormai pieno, avendo superato il milione di metri cubi. Si chiede al Ministro competente se intenda fornire chiarimenti su questa controversa autorizzazione che rappresenterebbe il “fine ciclo mai” di una discarica al servizio dell’intera Puglia e, al contempo, se ritenga di intervenire affinché vengano sospese le attività in discarica con la contestuale riqualificazione ambientale di quel territorio, al fine di tutelare la salubrità ambientale. Manduria è un territorio ad altissima vocazione agricola e turistica e con una notevole importanza a livello internazionale per le sue eccellenze in campo vitivinicolo, per questo è interesse di tutti che il suo hinterland venga tutelato e valorizzato al meglio.

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