La maggioranza al Comune di Taranto non apre agli "esterni". Melucci resta nel Pd

Il consiglio comunale del 2 agosto scorso
Il consiglio comunale del 2 agosto scorso
di Paola CASELLA
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 06:00

 Il perimetro della maggioranza al Comune di Taranto resta quello scelto dagli elettori ed il sindaco Rinaldo Melucci conferma la sua appartenenza al Partito democratico. Sono queste le novità delle ultime ore a Palazzo di Città, prima della pausa ferragostana. 

La riunione di maggioranza


Ieri pomeriggio consiglieri, assessori e rappresentanti delle forze politiche che formano la coalizione si sono riuniti al relais Histò per fare il punto della situazione. A prendere la parola è stata la parte politica, mentre il primo cittadino è arrivato solo alla fine della riunione. Tutti d’accordo, inoltre, ad accogliere con favore eventuali disponibilità dei consiglieri di minoranza a votare con la maggioranza, soprattutto quei provvedimenti di importanza capitale per il futuro della città. L’auspicio è, dunque, rivolto a tutta l’opposizione e non solo ad Italia Viva. Il primo banco di prova, soprattutto per il partito di Matteo Renzi, potrebbe essere proprio la questione del rinnovo dell’Aia all’ex Ilva. 

L'incontro nel Pd


Domenica scorsa, invece, ci sarebbe stato un incontro tra il sindaco Melucci ed i vertici del Partito democratico che nei giorni scorsi, attraverso il presidente provinciale Massimo Serio, aveva invocato un cambio di passo. In un’intervista a Quotidiano il rappresentante del Partito democratico aveva sollecitato l’abbandono di ogni ambiguità da parte di tutti e soprattutto aveva chiesto al primo cittadino di chiarire se fosse ancora all’interno del Pd oppure no. Durante il faccia a faccia con i vertici dem, il primo cittadino avrebbe assicurato la propria permanenza nel partito «senza se e senza ma» ed avrebbe garantito che il dialogo aperto con Italia Viva è finalizzato esclusivamente ad assicurarsi i numeri in consiglio comunale. Il chiarimento permetterà ora a tutti di ritornare a guardarsi con fiducia, senza il timore di tradimenti e doppiogiochismi. 
Negli ultimi tempi il sindaco aveva dato segnali di non sentirsi più a suo agio nel Pd con l’avvento alla guida della segreteria nazionale di Elly Schlein, avendo lui sostenuto Stefano Bonaccini.

Melucci aveva manifestato il suo disagio anche attraverso un comunicato stampa in cui evidenziava una certa assenza della nuova segretaria nazionale dalle sfide cruciali che riguardano la città di Taranto, a cominciare dal destino dell’ex Ilva.

I contatti con Italia Viva

L’incontro poi con Matteo Renzi, organizzato dal consigliere regionale e comunale Massimiliano Stellato (da poco passato in Italia Viva), aveva fatto pensare a più di qualcuno che il sindaco avesse intenzione di abbandonare il Pd, anche in vista future prospettive elettorali. Melucci, però, ha sempre rassicurato, dicendo che il presidente della Regione Michele Emiliano era stato messo al corrente di quell’incontro e che, dunque, tutto si era svolto in un clima di lealtà. Molti partner della maggioranza, però, non hanno accolto con entusiasmo il tentativo di aprire la porta ai consiglieri di Italia Viva Massimiliano Stellato, Carmen Casula e Michele Patano. I primi due, infatti, non sono visti di buon occhio da molti consiglieri perché sono stati tra i firmatari della caduta anticipata della prima Amministrazione guidata da Rinaldo Melucci. 
Ieri sera per l’ennesima volta le forze di maggioranza hanno ribadito l’intenzione di non voler procedere ad allargamenti verso forze politiche che non sono state premiate dall’elettorato e si sono impegnate ad esercitare la massima responsabilità per garantire i numeri in consiglio comunale. 

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