Ex Ilva, nuovo round la prossima settimana: «Garantita la continuità aziendale». I sindacati occupano Palazzo Chigi per un'ora

Ex Ilva, ancora un nulla di fatto: prossimo round la prossima settimana
Ex Ilva, ancora un nulla di fatto: prossimo round la prossima settimana
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 20:43

Il governo ha aggiornato l'incontro coi sindacati sull'ex Ilva. Secondo quanto si apprende, un nuovo round è previsto dopo consiglio dei ministri del 28 dicembre.  È durata circa un'ora la protesta dei segretari generali di Fim, Fiom e Uilm che, dopo l'incontro con il governo sulla vertenza dell'ex Ilva, si erano rifiutati di lasciare Palazzo Chigi chiedendo all'esecutivo di chiarire la propria posizione in merito alla prossima assemblea dei soci del 22 dicembre e in generale rispetto al futuro di Acciaierie d'Italia. Da poco i sindacalisti sono usciti dalla sede del governo. 

La nota di Palazzo Chigi

"Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi il tavolo di confronto tra il Governo e le confederazioni sindacali sull'ex Ilva di Taranto.

Il Governo ha confermato l'intenzione di continuare a fare la propria parte e ha assicurato che sarà garantita la continuità aziendale. Ha inoltre convocato le organizzazioni sindacali per un nuovo incontro da tenersi entro la fine dell'anno". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Come spiega il comunicato, "alla riunione hanno preso parte i ministri degli Affari Ue e Pnrr, Raffaele Fitto, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le associazioni sindacali hanno partecipato i rappresentanti di Fiom-Cgil, Michele De Palma, Fim-Cisl, Roberto Benaglia, Uilm-Uil, Rocco Palombella, Usb, Sasha Colautti e Ugl metalmeccanici, Giovanni Antonio Spera".

Cosa era successo

I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm si erano rifiutati di scendere da Palazzo Chigi per avere chiarimenti in merito alla prossima assemblea dei soci del 22 dicembre e in generale rispetto al futuro di Acciaierie d'Italia.

"La riunione del governo non può finire con un ulteriore rinvio.Rimaniamo a Palazzo Chigi in attesa di avere spiegazioni dai ministri competenti sulle intenzioni del governo per il futuro dell'ex Ilva", ha detto Rocco Palombella, segretario generale Uilm dopo l'incontro. 

"È inammissibile che il Governo ancora non abbia chiarito cosa intenda fare per garantire il futuro degli stabilimenti di Acciaierie d'Italia e dei lavoratori, in vista dell'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia del 22 dicembre" ha detto Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil. "Per noi la riunione non può finire con un nulla di fatto, senza risposte concrete. Per questo abbiamo deciso di rimanere a Palazzo Chigi in attesa della ripresa del confronto, ammesso che il Governo non abbia scelto di non decidere". 

L'amarezza dei sindacati

"Il governo ha deciso di non decidere non c'è nessuna indicazione chiara sul futuro dell'ex Ilva". Lo ha detto Sasha Colautti di USB uscendo dall'incontro con il governo precisando che il nuovo tavolo sarà "tra il pomeriggio del 28 e la mattina del 29 dicembre".

"Ci dicono che attendono l'assemblea dei soci e quindi ci sarà tra il 28 e il 29 - ha spiegato Colautti - Stiamo assistendo allo spegnimento dell'azienda. Oggi questo governo sceglie di farsi ricattare, non ci sono prospettive a questi tavoli ma si tira solo a tirare avanti la carretta aspettando le decisioni della multinazionale. Questo governo si subordina all'azienda - ha aggiunto - il privato sta di fatto decidendo le politiche industriali del nostro paese e questo per noi è un fatto gravissimo e andrà contrastato". Il sindacalista ha ribadito che il nuovo incontro si terrà tra il pomeriggio del 28 e la mattina del 29. Ma paradossalmente "ci hanno detto che per loro l'assemblea dei soci non sarà un fatto risolutivo. Non hanno proposto niente e non danno nessuna indicazione né sul percorso né di quale sia al di là di quello che fa l'azienda". Quello che succede a questi incontri - ha concluso- la dice lunga su quale sia la forza del governo su questa azienda che ormai sta spadroneggiando". 

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