D’Alò nel mirino: giallo sulle elezioni

D’Alò nel mirino: giallo sulle elezioni
di Francesco OCCHIBIANCO
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Giovedì 12 Maggio 2016, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 10:54
Un atto intimidatorio oppure un dispetto nei confronti dell’avvocato Ciro D’Alò, candidato sindaco della coalizione “GrottaglieOn”? L’altra notte ignoti hanno tentato di forzare il portone di ingresso del suo studio legale, ubicato in via De Gasperi, al civico 49, all’interno del quale esercitano anche gli avvocati Michele De Marco, Francesco Trevisani e Giuseppe D’Amicis. I locali, di fronte alla sede dell’Asl, si affacciano su una via assai frequentata, soprattutto, dalle automobili, essendo una strada ad alta percorribilità e in un certo senso “nevralgica” del traffico urbano.
«Non voglio strumentalizzare questo episodio, che purtroppo si commenta da solo, ma resta il rammarico di aver trovato il portone forzato da un piede di porco», ha dichiarato il diretto interessato, che è anche consigliere comunale uscente. D’Alò ha fatto l’amara scoperta alle 8 del mattino, quando si è recato sul posto di lavoro.

Sul luogo sono intervenuti gli agenti del locale commissariato di Polizia, coordinati dal commissario Vincenzo Maruzzella, che stanno esaminando l’accaduto. Tuttavia, non è così scontato che il tentativo di fare irruzione nello studio avesse come bersaglio proprio D’Alò e che sia quindi da inquadrare nella campagna elettorale, che finora, dobbiamo dire, nonostante la forte competitività per la posta in palio, viaggia, per fortuna, su toni tranquilli e democratici. Oltre ai segni di effrazione e al tentativo (vano) di incursione e di divellere il portone, ci sono segni di pedate. Tutto, comunque, è al vaglio degli inquirenti, che stanno facendo il loro lavoro.
«Dopo i rilievi fotografici, l’uscio è stato smontato da un falegname che adesso sta provvedendo alla riparazione», ha concluso D’Alò, che in questa tornata elettorale può contare su un numero considerevole di liste, ben otto (Sud in Movimento, Rigenerazione, Sviluppo e territorio, Utòpia, Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista, Lega Sud Ausonia, Cambiamo Grottaglie): in totale, gli aspiranti alla carica di consigliere comunale per la coalizione di “GrottaglieOn” sono 192: ognuno di loro è chiamato, dal giorno in cui sono state depositate le liste, ovvero da sabato scorso, a raccogliere consensi per il proprio candidato sindaco, che alle primarie (svoltesi la domenica delle Palme) ha superato Ciro Petrarulo (Utòpia). «Meritiamo una città migliore e più vivibile», è il motto contenuto nel programma, composto da 19 pagine. Anche cinque anni fa D’Alò si è candidato alla poltrona di primo cittadino, ottenendo un buon risultato, ma non riuscendo, tuttavia, ad arrivare al ballottaggio, che ha visto il serrato testa a testa tra il candidato del centrodestra (Michele Santoro) e quello del centrosinistra (Ciro Alabrese).
D’Alò ha anche segnalato una lieve rottura della vetrata del comitato elettorale, in viale Gramsci: un danno, questa volta davvero trascurabile, forse causato da una sassata o da una pietra, magari scagliata accidentalmente alle gomme di un’autovettura.
 
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