Grottaglie in lacrime per Federica: l’ultimo bacio di papà Maurizio

Grottaglie in lacrime per Federica: l’ultimo bacio di papà Maurizio
di Francesco OCCHIBIANCO
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Venerdì 20 Gennaio 2017, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 16:29

 Sul sagrato, al momento dell’uscita del feretro bianco, centinaia di palloncini dello stesso colore sono stati fatti volare nell’azzurro intenso del cielo.
Ieri pomeriggio a Grottaglie, alle esequie di Federica Trani, 18 anni, un bagno di folla ha gremito la storica piazza “Regina Margherita”: amici, conoscenti, giovani, anziani, mamme, papà, tutti a seguire il rito funebre in religioso silenzio, con le lacrime agli occhi ed una profonda, ineffabile amarezza nel cuore. Tutti desiderosi di stringersi attorno al dolore del papà Maurizio, della mamma Sabrina De Felice e del fratello Andrea e di dare l’ultimo abbraccio ad un angelo, a Federica, la studentessa che ha perso la vita in seguito ad un tragico incidente in moto avvenuto lo scorso 12 gennaio.
 

 

I genitori, come è noto, hanno autorizzato l’espianto degli organi; un gesto straordinario e di un’immensa bontà e generosità, che ha consentito di salvare altre vite. A tal proposito sono giunti i messaggi di cordoglio e di ringraziamento da parte del direttore generale dell’Asl di Taranto Stefano Rossi. Durante lo scambio della pace, il papà Maurizio, noto ristoratore della città, si è inginocchiato davanti alla bara e ha dato un ultimo bacio a Federica, come quello che un padre ogni giorno dà ai propri figli quando augura loro la buona notte. Un bacio bellissimo, toccante, che esprime tutto l’amore che i genitori nutrivano per “Fede”, che era il raggio di sole della loro esistenza. Un raggio che continuerà a splendere, ad illuminare e a proteggere i suoi cari. 
 
Una cerimonia commovente, misurata e sobria, quella che si è svolta alla Chiesa Madre. La morte della ragazza ha commosso e turbato tutti, ha sconvolto un’intera città. 
La messa è stata concelebrata dal parroco ed arciprete Eligio Grimaldi, insieme a don Ciro Marcello Alabrese e a don Francesco Santoro. Nelle prime file, il sindaco Ciro D’Alò, gli assessori, il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Moscati” professoressa Anna Sturino. 
«La morte può essere considerata sia sotto l’aspetto filosofico, poetico, sapienziale sia sotto quello mistagogico e pasquale: il primo ci fa interrogare sul perché essa accada, il secondo ci consola nella speranza della resurrezione, come quella di Lazzaro che abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni». Così il parroco don Eligio Grimaldi, che ha aggiunto: «Tutta Grottaglie ha seguito con il fiato sospeso questo drammatico avvenimento ed ha pregato per lei. Se avessimo voluto darci appuntamento qui, tutti insieme, non saremmo riusciti ad incontrarci; Federica ci ha convocati; la sua solarità, la sua voglia di vivere, il suo ottimismo resteranno scolpiti in tutti noi». 
La dirigente scolastica Anna Sturino ha citato un tema che la ragazza aveva scritto quando aveva 15 anni e che inneggiava alla vita e all’ottimismo. All’uscita del feretro dalla chiesa il papà Maurizio ha sollevato la fotografia di sua figlia, tra i singhiozzi e l’emozione di tutti i presenti (circa tremila persone), che hanno fatto un lungo applauso. Poi la bara è stata adagiata nell’autovettura e dall’alto parlante posizionato all’esterno sono partite le canzoni più belle che Federica amava ascoltare: “Attenta” dei Negramaro, “We don’t talk anymore” di Charlie Puth e “A modo tuo” di Ligabue.

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