Ex Ilva, la ripartenza: riunione tra Quaranta e sindacati. In arrivo altri due commissari

Quaranta potrebbe essere affiancato da altri due commissari che sceglierebbe sempre Urso. Due figure probabilmente esperte in materie giuridiche ed economiche e quindi complementari

Ex Ilva, la ripartenza: riunione tra Quaranta e sindacati. In arrivo altri due commissari
Ex Ilva, la ripartenza: riunione tra Quaranta e sindacati. In arrivo altri due commissari
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 14:33

I sindacati, con i vertici nazionali, si stanno confrontando a Taranto con il commissario di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, Giancarlo Quaranta, nominato nei giorni scorsi dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso.

E lo stesso ministro domattina sarà a Taranto in Prefettura per incontrare insieme ai commissari delle amministrazioni straordinarie di Acciaierie d’Italia e di Ilva, tutte le parti sociali per un punto complessivo e aggiornato dopo i singoli confronti dei giorni scorsi. Un incontro per segnare la ripartenza. 

La ripartenza

E a proposito di ripartenza, sarà in quest’ottica l’incontro odierno, dalle 11, tra i sindacalisti e Quaranta, che forse oggi stesso potrebbe essere affiancato da altri due commissari che sceglierebbe sempre Urso.

Due figure probabilmente esperte in materie giuridiche ed economiche e quindi complementari al profilo di Quaranta, che è eminentemente industriale e siderurgico, visti i 40 anni trascorsi, con varie funzioni dirigenziali, prima nell’Italsider di Stato a partire dal 1984, poi nell’Ilva dei Riva, arrivati nel 1995, quindi nell’Ilva dei commissari post 2013, sino ad approdare nel 2018 nell’Ilva in amministrazione straordinaria, che possiede la proprietà degli impianti dati in fitto ad Acciaierie. 

Non essendoci molto bisogno di rifare tutta la storia, perché ai sindacati è già nota, Quaranta ascolterà ma soprattutto chiederà collaborazione. Ribadirà, come ha già fatto venerdì con le associazioni delle imprese, che non sarà un’amministrazione straordinaria lunga, perché il Governo vuole riportare al più presto la società sul mercato, visto che ci sono già dei potenziali investitori interessati; che sarà necessario prorogare il contratto di fitto con Ilva in amministrazione straordinaria che scade a fine maggio, data per la quale non ci sarà alcun acquisto degli impianti; e che, visto lo stato precario in cui versano gli impianti, per accelerare le manutenzioni e tornare quindi ad un minimo dignitoso di produzione, bisognerà forse pensare all’utilizzazione in alcune di queste attività di parte del personale dipendente, e non solo delle imprese esterne, visto che Acciaierie ha 3mila cassintegrati. 

Le parole di Uilm, Fiom e Fim

Rocco Palombella della Uilm dichiara di aver già stilato una serie di domande per il commissario. E tra queste, vorrà sapere qual è lo stato economico della società, i fondi disponibili in cassa, in che condizioni sono stati trovati gli impianti, quale è la giacenza del magazzino sia dei prodotti finiti (coils) che dei semi lavorati (bramme). E ancora, Palombella chiederà a quanto ammontano le materie prime disponibili e l’equivalente produzione che si può ricavare. E poi, se è stata messo a punto un programma di rimessa in marcia di almeno uno dei due altiforni fermi e se è previsto un rientro graduale dei lavoratori in cassa man mano che si determinerà la risalita della produzione e, infine, se sia prevista la riattivazione degli impianti a freddo (tubifici, treni nastri, treni lamiere), che la Uilm reputa «fondamentali per dare valore aggiunto alla produzione e ottenere un maggior guadagno nelle vendite». Altre due richieste che avanzerà la Uilm al commissario, riguardano le prescrizioni ambientali dell’Aia, se sono state rispettate e se quindi può essere richiesto il dissequestro degli impianti (ora vige il sequestro con facoltà d’uso), e se l’amministrazione straordinaria, al contrario della gestione uscita di scena, è disposta ad una «nuova stagione di relazioni industriali, coinvolgendo i sindacati ed evitando scelte unilaterali».

La Fim Cisl oggi sarà rappresentata dai segretari nazionali Ferdinando Uliano e Valerio D’Alò, ma intanto il numero 1 dell’organizzazione, Roberto Benaglia, afferma che da parte del commissario «è positivo voler ripristinare il coinvolgimento del sindacato sul futuro dell’azienda, osteggiato duramente dalla gestione precedente. Ci aspettiamo quindi di poter condividere le tappe, i passaggi e le condizioni che dovranno non solo garantire la continuità aziendale, ma portare Taranto e gli altri siti verso il progressivo rilancio operativo degli impianti, delle produzioni e delle verticalizzazioni, garantendo anche un miglioramento occupazionale, compreso l’indotto». Michele De Palma, della Fiom Cgil, dichiara che «chiederemo al commissario straordinario una mappatura di tutte le aziende degli appalti. È indispensabile porre fine al dumping contrattuale sia per la parte salariale che per la sicurezza dei lavoratori». Inoltre, aggiunge, «per poter avere un confronto costante ed affrontare una situazione così difficile, bisogna stabilire corrette relazioni sindacali. Un primo passo fondamentale è l’incontro a Taranto, ma occorre farlo a Genova, Novi Ligure e negli altri siti. Un primo appuntamento sarà la gestione equa della cassa integrazione e gli interventi per tutelare il salario». 

«In tutti gli stabilimenti a partire da Taranto - sottolinea De Palma - sono urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e occorre fare degli interventi strutturali per il rifacimento degli altiforni, ormai a fine campagna». E da Taranto, sempre per la Fiom, Francesco Brigati sottolinea: «Il Governo Meloni non commetta lo stesso errore dei precedenti Governi affidando alle multinazionali il futuro della siderurgia senza che ci sia un controllo pubblico capace di indirizzare politiche industriali ed ambientali necessarie per garantire un futuro per Taranto e per il Paese. Serve staccare la spina con il passato, soprattutto in quelle postazioni strategiche come l’ufficio vendite e con i tanti manager che hanno consentito questa condizio

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