Due paesi in lutto per Antony: «Inaccettabile morire a 30 anni»

Antony Turnone
Antony Turnone
di Massimiliano MARTUCCI
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Martedì 29 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:59

Antony Turnone aveva 28 anni, ne avrebbe compiuti 29 a luglio. Lavorava nella ditta del padre e viveva a casa dei suoi, con la sorellina più piccola. Aveva un fratello, che ha a sua volta un bimba. Antony Turnone era figlio, era zio, era fratello. Era un lavoratore e ieri, come ogni mattina, si era svegliato per prendere servizio, in orario, e non ha più fatto ritorno a casa.

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I sindaci di Martina e Crispiano

Nato a Martina Franca, da sempre a Crispiano, nelle due città si piange l’ennesima tragedia. Il sindaco di Martina Franca scrive sul suo profilo Facebook: «Martina e Crispiano piangono un giovane lavoratore. Antony Turnone, nato nella nostra città e vissuto a Crispiano, ha perso la vita mentre svolgeva il suo lavoro in provincia di Lecce.

Ancora una volta ci ritroviamo di fronte ad un’altra tragedia del lavoro, a distanza di pochi giorni dall’incidente avvenuto nel porto di Taranto nel quale è rimasto vittima un operaio. È inaccettabile che nel terzo millennio in Italia si continui a morire sul lavoro. Ci auguriamo che questi episodi inducano le istituzioni competenti a porre in atto interventi sempre più incisivi per eliminare questo triste fenomeno che riguarda l’intera comunità nazionale. Esprimiamo il nostro solidale cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi del giovane in questo momento drammatico e doloroso». Il suo collega, Luca Lopomo, primo cittadino di Crispiano, scrive: «Ancora una insopportabile morte sul lavoro ed una giovane vita strappata. Mi associo all’appello del collega Franco Ancona. Non si può perdere la vita a 30 anni lavorando. Antony era un ragazzo pieno di vita che lascia un vuoto incolmabile in tutta la comunità. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia in questo momento di incolmabile dolore». Quel vuoto si vive ora nella stanza e tra le sue cose, una cesura netta, obiettivi immaginati, viaggi lontani, amicizie e amori. 

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Il ritratto 


Era riconosciuto da tutti come un gran lavoratore, e proprio il lavoro era per lui motivo di vanto. Antony Turnone era un ragazzo educato, dal cuore, d’oro, sempre disponibile. Era una persona normale, spazzata via in una mattina nuvolosa mentre manovrava nei pressi di un campo fotovoltaico, a San Donato di Lecce. La dimensione dell’assurdità ha le fattezze dell’imprevedibilità. 
Il destino con lui è stato crudele. La notizia della sua scomparsa è arrivata rapidissima agli amici, ai suoi affetti più cari che hanno stentato a credere che potesse essere vero. Un bravo ragazzo, un’anima buona portata via in un solo istante da un drammatico evento.
Moltissimi i messaggi di cordoglio, giunti da ogni dove. Tanti i ricordi di coloro che gli volevano bene e che avevano percorso con lui un tratto di strada. Una risata, una battuta, due chiacchiere per strada. 
Era un ragazzo riservato, ma molto amato. Ed è ora impossibile per i suoi cari comprendere quanto è accaduto. 

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