Primo tempo accettabile: una occasione da rete fallita da Banda prima del gol del Verona firmato da Folorunsho, con la complicità di Baschirotto, la cui deviazione fortuita ha messo fuori causa Falcone. Poi un paio di traverse dei giallorossi e una straordinaria parata di Montipò sulla girata di testa di Krstovic. Nel secondo tempo D’Aversa nel tentativo di dare più peso alla manovra d’attacco, con l’ingresso in campo di un’altra punta centrale, di fatto ha mandato in tilt i suoi ragazzi che non hanno più tirato in porta. In particolare è sembrata inopportuna la sostituzione di Gallo, fino a quel momento il migliore in assoluto della contesa. Anche su questi particolari i vertici del club hanno riflettuto ieri fino a ora tarda per decidere il da farsi. Intanto, stamattina è in programma un faccia a faccia tra il direttore generale dell’area tecnica Corvino e mister D’Aversa, il resto si vedrà con il passare delle ore. Non c’è alcuna certezza però la sensazione è che l’esperienza di Roberto D’Aversa sulla panchina del Lecce sia già arrivata al capolinea. La proprietà infatti è decisa a fare tutto il possibile per riuscire a conservare lo straordinario patrimonio della serie A, considerato anche che - a dieci giornate dalla fine del campionato - la squadra giallorossa è ancora padrona del proprio destino. Come accade in situazioni come questa, fioccano come neve i nomi dei possibili ed eventuali successori di D’Aversa. Tra i papabili ci sarebbero Leonardo Semplici, un tecnico molto vicino a Corvino che lo ha lanciato nella Primavera della Fiorentina, e poi ancora Fabio Grosso, reduce dalla traumatica esperienza in Ligue 1 con il Lione, Ivan Gotti e pure Serse Cosmi. Non resta che attendere le prossime ore per sapere chi guiderà il Lecce nella trasferta di sabato in casa della Salernitana.
Lecce, un altro ko. D'Aversa e l'esonero, un poker di nomi per la successione
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 11 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento:
12 Marzo, 14:19
Primo tempo accettabile: una occasione da rete fallita da Banda prima del gol del Verona firmato da Folorunsho, con la complicità di Baschirotto, la cui deviazione fortuita ha messo fuori causa Falcone. Poi un paio di traverse dei giallorossi e una straordinaria parata di Montipò sulla girata di testa di Krstovic. Nel secondo tempo D’Aversa nel tentativo di dare più peso alla manovra d’attacco, con l’ingresso in campo di un’altra punta centrale, di fatto ha mandato in tilt i suoi ragazzi che non hanno più tirato in porta. In particolare è sembrata inopportuna la sostituzione di Gallo, fino a quel momento il migliore in assoluto della contesa. Anche su questi particolari i vertici del club hanno riflettuto ieri fino a ora tarda per decidere il da farsi. Intanto, stamattina è in programma un faccia a faccia tra il direttore generale dell’area tecnica Corvino e mister D’Aversa, il resto si vedrà con il passare delle ore. Non c’è alcuna certezza però la sensazione è che l’esperienza di Roberto D’Aversa sulla panchina del Lecce sia già arrivata al capolinea. La proprietà infatti è decisa a fare tutto il possibile per riuscire a conservare lo straordinario patrimonio della serie A, considerato anche che - a dieci giornate dalla fine del campionato - la squadra giallorossa è ancora padrona del proprio destino. Come accade in situazioni come questa, fioccano come neve i nomi dei possibili ed eventuali successori di D’Aversa. Tra i papabili ci sarebbero Leonardo Semplici, un tecnico molto vicino a Corvino che lo ha lanciato nella Primavera della Fiorentina, e poi ancora Fabio Grosso, reduce dalla traumatica esperienza in Ligue 1 con il Lione, Ivan Gotti e pure Serse Cosmi. Non resta che attendere le prossime ore per sapere chi guiderà il Lecce nella trasferta di sabato in casa della Salernitana.
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