Difesa Nessun dubbio sulla presenza tra i pali dell’eroe del match con il Bologna, Wladimiro Falcone. Così come è pressocché scontata la presenza sulla linea difensiva dei soliti noti Gendrey, Pongracic e Baschirotto. Il dubbio, ancora una volta, riguarda il ruolo di laterale sinistro conteso da due giovani che tutto sommato si equivalgono. Nelle ultime settimane D’Aversa ha puntato forte su Dorgu preferendolo a Gallo che però scalpita per riprendersi il posto da titolare. La sensazione è che anche al Castellani toccherà a Dorgu partite titolare con buona pace di Gallo, pronto ad entrare in corsa.
Centrocampo L’unico intoccabile del reparto nevralgico è senza ombra di dubbio Ramadani. L’albanese, che ha impiegato davvero poco a far dimenticare Hjulmand, è diventato per il Lecce un elemento imprescindibile, ragion per cui D’Aversa non ha alcuna intenzione di privarsene. Sarà il nazionale albanese quindi ad agire in cabina di regia. Discorso molto simile per Gonzalez. Lo spagnolo, superato una fase iniziale di grande difficoltà, da qualche settimana a questa parte ha svoltato assicurando alla squadra prestazioni di degne della categoria. Per cui, in questo particolare momento della stagione, è lui il titolare nel ruolo di mezz’ala. Resta però da completare il reparto e in ballottaggio ci sono Oudin e Rafia. Il francese, tra gli elementi di maggior classe dell’intero gruppo, paga la mancanza di continuità, anche nell’ambito della stessa partita. Nelle ultime due gare ufficiali è stato schierato dall’inizio ma ora deve fare i conti con Rafia, tornato ad una condizione accettabile dopo un periodo di appannamento. Il tunisino nei recenti spezzoni di partita giocati ha fatto bene e di conseguenza si candida per un posto da titolare.
Attacco Il dubbio principale riguarda il ruolo di centravanti. Finora D’Aversa ha sempre dato fiducia a Krstovic solo che il montenegrino da un po’ di tempo non “vede” più la porta. E alle sue spalle preme Piccoli, altro eroe del match col Bologna, che sta facendo di tutto per spodestare il collega. La scelta non è affatto facile, su questo non c’è alcun dubbio, comunque va fatta anteponendo il bene della squadra rispetto ad ogni altra motivazione.