Quella di ieri è stata una giornata speciale per la città di Lecce e per il Lecce calcio. Come detto, dopo cinque anni di attesa, la statua di Sant’Oronzo è tornata a “casa” per la felicità dei leccesi. Sempre ieri allo stadio Via del Mare è stato inaugurato il nuovo maxischermo, decisamente più grande e più interattivo rispetto a quello precedente. Inoltre, proprio ieri la tifoseria giallorossa ha rivolto l’ultimo saluto ad uno dei tifosi storici, Salvatore Giannone, detto Balilla, scomparso venerdì all’età di 59 anni. Salvatore era malato da tempo ma non aveva mai smesso di tifare la squadra del cuore. Prima del fischio d’inizio il presidente Sticchi Damiani, accompagnato dai “senatori” Blin, Baschirotto e Falcone, si è recato sotto la Nord per deporre un mazzo di fiori davanti allo striscione esposto dai ragazzi della curva. Tutto lo stadio ha applaudito, gli stesso tifosi empolesi hanno omaggiato Giannone esponendo a loro volta uno striscione che lo ricordava. Come non bastasse, ieri al Via del Mare a fare il tifo per la squadra salentina nella bolgia dei 27 mila c’era anche un tifoso d’eccezione, il candidato al premio Oscar Andy Garcia, attore e regista di fama mondiale. Impegnato in questi giorni nel Salento nella realizzazione del film “Under the stars”, Garcia ha colto l’occasione per assistere alla partita. L’attore hollywoodiano non si è sottratto alla richiesta di selfie e autografi.
La giornata perfetta ha toccato il picco poco prima delle cinque della sera quando l’arbitro Mariani della sezione di Aprilia, protagonista di una direzione discutibile, ha sancito la fine della partita vinta dal Lecce con un gol realizzato da Sansone ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare. La rete, oltre a regalare tre punti d’oro per la classifica dei giallorossi, premia le scelte del tecnico Gotti che poco prima aveva lanciato nella mischia Venuti e Pierotti, tutti poi protagonisti dell’azione decisiva. L’ex viola batte un fallo laterale in zona d’attacco per Piccoli, il centravanti di testa in caduta indirizza la sfera in area dove c’è Pierotti, entrato in campo da pochi secondi. L’argentino prima si libera con astuzia di Waliukiewicz dopodiché elude anche l’intervento di Bereszynsky, quindi anzichè tentare la via della rete, come avrebbero fatti in tanti al suo posto, serve intelligentemente il compagno di squadra Sansone che non ha difficoltà ad insaccare la palla da tre punti nella porta rimasta sguarnita. Un gol che ha fatto esplodere di gioia il popolo giallorosso e che, alla fine, ha premiato la grande prestazione della squadra di Gotti, costretta fino a quel momento a masticare amaro soltanto per merito di un ottimo Caprile, il migliore dell’Empoli, bravo a fermare tutti i tentativi dei calciatori del Lecce. Tranne uno, quello di Sansone.