«A Gallipoli un presidente generoso, entusiasta come Vincenzo Barba aveva creato qualcosa di incredibile. Mi voleva bene. Aveva visto in me il giocatore con il quale realizzare i suoi sogni, insieme con i miei compagni. E poi il ds Danilo Pagni, gli altri dirigenti gallipolini. Ben 39 gol in due stagioni, le promozioni e la Coppa Italia». Il Gallipoli in copertina. «In Coppa Italia giocammo contro il Frosinone. Iaconi mi volle con lui, in serie B. Volevano tenermi ancora, ma io andai al Pisa, ancora in B». Con il record storico dei gol nella squadra toscana, 21 in un anno. E Corvino lo fece approdare a Lecce. «Straordinario Pantaleo, gli devo un grazie che non finisce mai per avermi portato in serie A. Era il campionato 2008-2009. C’era un presidente grandissimo, una persona meravigliosa come Giovanni Semeraro. Due allenatori, prima Beretta, poi Gigi De Canio. Retrocedemmo purtroppo da ultimi in classifica. Era la metà di settembre quando segnai il mio primo gol in serie A contro il Chievo, la prima vittoria al Via del Mare. Trenta presenze, otto gol, più uno in Coppa Italia, mi piace ricordare il gol segnato alla Fiorentina, il gol del successo sul campo dei viola, quello del pareggio a Torino con la Juventus».
Il Lecce domenica va a Frosinone, dopo lo 0-4 con l’Inter, uno scontro diretto sulla via della salvezza, con il Frosinone che in casa ha vinto sei volte e che punta al sorpasso. Il Lecce si porta le ferite del cappotto con l’Inter e delle difficoltà vissute in trasferta. «Guai a giudicare il Lecce dalla partita con l’Inter, troppo grande la differenza. In quel campionato del 2006-2007, quando indossavo la maglia dei frusinati, in terra laziale vincemmo per 2-1, ma a Lecce beccammo un secco 4-0». Il presente? «A Frosinone adesso c’è Angelozzi: è un dirigente molto preparato, conosce molto bene il calcio. Quest’anno hanno fatto qualcosa di eccezionale, anche se in serie A diventa difficile poi non soffrire un po’. Lotterà sino alla fine come il Lecce. Chi starà meglio nell’ultimo mese e mezzo si salverà. Si giocheranno questa gara sino in fondo. Sarà una partita per certi versi entusiasmante» Il pronostico? «Non mi piace fare l’indovino. Sarà certamente una partita in cui conterà l’aspetto tecnico, ma anche quello psicologico. Io naturalmente per l’affetto che porto ad una squadra ed all’altra auguro la salvezza a entrambe. La meritano ed hanno i mezzi per ritrovarsi in A anche l’anno prossimo. Lo meritano i tifosi salentini che mi porto nel cuore, come quelli di Brindisi, di Nardò, di Gallipoli, di tutti i tifosi salentini e pugliesi che mi hanno voluto bene».