Collovati: "Lecce, l'Inter è forte ma per fare risultato non devi aver paura"

Fulvio Collovati
Fulvio Collovati
di Antonio IMPERIALE
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Boninsegna vice campione del Mondo in Messico, correva l’anno 1970. Fulvio Collovati sempre presente nello straordinario mondiale... pertiniano di Madrid, la vittoria, il top 11 di quei Mondiali. «Ma ancora mi porto il cruccio di quel rigore sbagliato contro la Cecoslovacchia che costò il terzo posto nel campionato d’Europa 1980 giocato in casa». Da un decennio all’altro sempre in azzurro, con l’orgoglio anche della fascia di capitano.
E adesso il calcio lo racconta, lo commenta con autorevolezza dagli schermi televisivi nella veste di opinionista di punta di RaiSport. Sul campo era stato dall’alba degli anni Settanta ai primi anni degli anni Novanta. All’ombra della Madonnina, il Milan, l’Inter, gli scudetti, le Coppe. Per chiudere poi con Udinese, Roma e Genoa. Storie dell’altro secolo. Gli anni Duemila sono quelli del calcio raccontato, commentato dagli schermi radiotelevisivi. Parole autorevoli.

Come quando dice: «L’Inter questo campionato potrebbe perderlo se decidesse di farlo da sola. Con una partita da recuperare potenzialmente può permettersi il lusso di perderne quattro. Inzaghi gioca un calcio europeo, alla squadra ha dato questa dimensione. Ha plasmato il bomber, anzi i bomber, mi pare che in tre Lautaro, Chalanolglu e Thuram abbiano segnato quaranta gol, una cosa pazzesca». Inter che ieri sera ha messo alle corde e battuto, in Champions League, l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Nerazzurri una corazzata quindi ma nonostante questo, però, l’esperto Collovati ha un consiglio da dare al Lecce di Roberto D’Aversa. «Non deve avere paura dell’Inter.

La squadra salentina deve giocare la sua partita e pensare positivo». E spiega il perché di questa raccomandazione: «Io ho commentato la partita della Salernitana nell’ultimo turno, giocata proprio contro l’Inter. Mi pare che la formazione di Liverani sia entrata in campo già sconfitta. È il rischio cui andrebbe incontro anche il Lecce se, di fronte ad una squadra del livello di quella di Simone Inzaghi, scendesse in campo psicologicamente già perdente. È vero, è durissima però le sorprese sono sempre all’ordine del giorno. E bisogna crederci sempre».

Collovati poi sposta il discorso sulle criticità che presenta la formazione di D’Aversa. «Il Lecce si perde sotto la porta avversaria. Il centravanti montenegrino Krstovic, dopo una buona partenza, ora si è inceppato. Succede ai più giovani. Ma guai a disarmare, il ragazzo si riprenderà e segnerà i suoi gol». Quindi, una sguardo alla zona retrocessione nel suo complesso: «Sarà un discorso che varrà sino alla fine. Dai 24 punti del Lecce in giù sono tutte coinvolte. Lo stesso Frosinone, che prima della fine dell’anno sembrava avesse un’altra marcia, ora si è messo un po’ a rischio. Il Lecce adesso dovrà vedersela con l’Inter e ai giallorossi peserà in difesa l’assenza di uno come Pongracic». Guarda anche in alto, Collovati. «La Juventus è in difficoltà, deve cambiare marcia». Poi, sulla Nazionale di Spalletti. «I giudizi risentono di molte perplessità, dimenticando magari che siamo stati campioni d’Europa. Non siamo favoriti. Ma quando giochiamo ci guardano tutti».

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