Un complesso quadro di luci e ombre, che restituiscono l’idea di un mondo in evoluzione, ma che ancora tanti passi avanti dovrà fare per raggiungere l’ambita eccellenza. È quanto emerge dalla classifica del Censis 2022 sulle Università e, in particolare, su quelle della Puglia. Fra gli atenei di dimensioni medie, l’Università del Salento “vola” soltanto per i servizi offerti agli studenti, mentre l’ateneo “Aldo Moro” di Bari è secondo tra quelli di grandi dimensione nei settori borse di studio e servizi. L’Università di Foggia supera UniSalento soltanto sulle iniziative legate all’internazionalizzazione. Fin qui le buone notizie, poche.
Le criticità
Il tasto dolente dei tre atenei pugliesi nell’annuale classifica Censis delle Università italiane, giunta alla ventiduesima edizione, resta l’occupabilità. Il dato sul tasso di occupazione dei laureati nell’anno solare 2020 (magistrali biennali e magistrali a ciclo unico) a un anno dal conseguimento del titolo (2021), sul totale laureati 2020 che hanno partecipato alla rilevazione, costituisce un campanello d’allarme per le università di questa regione: penultimo posto per Bari (75 punti) per gli atenei mega, seguita da Palermo; invece Unisalento e l’UniFg si attestano al terz’ultimo piazzamento con 72 punti. Va meglio il Politecnico di Bari che conquista un lusinghiero terzo posto per l’occupabilità (108 punti) dopo Milano e Torino, entrambi in testa con 110.
Le classifiche
Nella graduatoria generale nei rispettivi settori, Unisalento di Lecce, con sedi anche a Brindisi, scende di due posizioni dal sesto all’ottavo posto negli atenei medi, indietro all’undicesima casella Foggia, mentre l’UniBa con sedi distaccate anche a Taranto e Brindisi si attesta nella penultima posizione nella classifica delle mega università, seguita dalla Federico II di Napoli. Bari Politecnico è il quarto a livello nazionale preceduto da Venezia Iuav, Torino Politecnico e Milano Politecnico al primo posto. Attraverso un quadro denso di numeri raccolti in tutta Italia, il Censis - istituto di ricerca socio-economica italiano fondato nel 1964 - ha stilato ben 69 classifiche offrendo un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. E ha creato uno strumento in grado di fornire orientamenti sulle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria.
Scendendo nei dettagli degli atenei statali pugliesi tra Lecce, Bari e Foggia e del politecnico barese vengono fuori numeri che faranno riflettere a lungo le rispettive classi dirigenti e gli apparati sui settori da migliorare.
L'eccellenza
Infine, Bari Politecnico è il quarto a livello nazionale preceduto da Venezia Iuav, Torino Politecnico e il Milano Politecnico (al primo posto con 97 punti tra gli atenei statali). La struttura barese migliora sul fronte delle borse di studio (secondo posto con 89 punti dietro soltanto a Milano), mentre sulla comunicazione e servizi digitali viaggia su 80 punti nettamente staccato dagli altri tre politecnici, così come sull’internazionalizzazione (86). Con 87 punti, Bari è seconda per i servizi offerti agli studenti dietro sempre a Milano e meglio di Venezia e Torino. Quarto posto per le strutture (76 punti) e un lusinghiero terzo posto per l’occupabilità (108) ad appena due lunghezze da Milano e Torino in testa con 110.