Da Bari alla Bat, da Foggia a Brindisi, da Lecce a Taranto: Cia Puglia, Confederazione italiana agricoltori, in ogni provincia della regione, ha chiesto ai rispettivi Prefetti un incontro urgente sulle questioni al centro della mobilitazione regionale dell'organizzazione sindacale degli agricoltori e delle aziende associate. Prezzi, siccità, xylella, incendi: questi i temi da trattare con urgenza.
I problemi da affrontare con urgenza
Prezzo dei carburanti, il problema siccità, il rincaro dei costi di produzione, l'erosione drammatica della redditività in agricoltura: ecco le questioni principali da affrontare e, ad esse, si aggiunge anche l'annoso problema rappresentato dalla fauna selvatica. «Ai Prefetti - ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente regionale di Cia Puglia - intendiamo illustrare la nostra piattaforma di azioni e proposte.
Bari e provincia
Nel Barese la questione siccità è una realtà preoccupante, anche per le conseguenze che potrebbe avere a breve e a medio termine su vigneti e uliveti e su quelle già patite da fiori, frutta e prodotti orticoli. Anche l'area metropolitana di Bari è fortemente interessata dall'incremento di danni ai campi e incidenti automobilistici causati dai cinghiali. Drammatica, inoltre, è la questione dei furti e degli atti di intimidazione e sabotaggio compiuti nelle campagne a danno delle aziende agricole.
Nella Bat
Nell'area tra il Tavoliere e la Bat, una delle questioni che sta preoccupando maggiormente gli agricoltori è il calo delle rese dei raccolti, in special modo del grano duro, causato da un inverno senza piogge e peggiorato dalle temperature elevatissime della primavera e di questo primo scorcio d'estate. In Capitanata, forti preoccupazioni per il mancato accordo sul prezzo del pomodoro da industria. Come nel Barese, e in misura anche maggiore, nel Foggiano il proliferare di lupi e cinghiali - con i conseguenti danni a colture e allevamenti - è un problema ben lontano dall'essere strutturalmente affrontato. Incendi dolosi dei campi, sabotaggi a vigneti e uliveti: anche in quest'area, il problema sicurezza è drammatico.
L'area di Taranto
L'area di Taranto è stata quella più duramente colpita dalle grandinate del 29 maggio scorso. Gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi metereologici estremi stanno avendo ripercussioni durissime. La questione idrico-irrigua, inoltre, resta uno dei nodi fondamentali da risolvere. Anche qui, la presenza e l'incidenza estremamente negativa della fauna selvatica sta causando danni e, in alcuni casi, si è sfiorata la tragedia. Negli ultimi anni, particolarmente in sofferenza il settore agrumicolo, un fiore all'occhiello da sostenere, rilanciare e innovare.
Lecce e il Salento
Il Salento è l'area pugliese che più di tutte sente il problema della siccità. «Una siccità che, unita all'effetto devastante della Xylella su ettari ed ettari di uliveti - spiega la Cia - già da molto tempo ha prodotto una sorta di desertificazione del territorio, con conseguenze terribili anche sul paesaggio. Qui, più che in ogni altra zona, occorre accelerare le misure già previste e finanziate dal Piano di rigenerazione dell'olivicoltura. Sulla Xylella serve darsi una mossa, erogare i contributi, favorire concretamente e con maggiore celerità gli espianti e i reimpianti».