Puglia in zona rossa per sei settimane: mai nessuno così. Lopalco: «Effetto contagi in famiglia a Pasqua»

Puglia in zona rossa per sei settimane: mai nessuno così. Lopalco: «Effetto contagi in famiglia a Pasqua»
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Sabato 17 Aprile 2021, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 08:37

All'indomani dell'annuncio del premier Mario Draghi, è stata firmata l'ordinanza con cui il ministro della Salute Roberto Speranza conferma la zona rossa in Puglia per la sesta settimana di fila. Da lunedì, infatti, proseguiranno senza alcuna variazione le stesse misure di contenimento che sono state rispettate fino a questo momento. E in tal senso la Puglia detiene un piccolo primato, perché durante la seconda ondata nessuna regione ha affrontato un periodo così lungo di zona rossa. La Campania è passata in zona arancione, mentre Valle d'Aosta e Sardegna (ancora rosse come la Puglia) stanno rispettando le limitazioni più rigorose rispettivamente dal 29 marzo e dal 12 aprile.

La decisione è stata determinata dai dati impietosi nella nostra regione, dove negli ultimi giorni si è registrato un nuovo picco di contagi e la percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di terapia intesiva degli ospedali pugliesi ha raggiunto ormai il 47% (la soglia di guardia fissata dal ministero della Salute è del 30%). Numeri che hanno convinto il ministro Speranza a firmare una nuova ordinanza per la zona rossa in Puglia in vigore a partire da lunedì 19 e almeno sino a domenica 25 aprile (in realtà il ministero prevede sino al 30 aprile, "fatta salva nuova classificazione", aggiunge). Confermate, dunque, tutte le misure di restrizione e i divieti attualmente previsti almeno per un'altra settimana. Il provvedimento, oltre alla Puglia, riguarda anche la Valle d'Aosta (qui il documento del ministro). Resta rossa anche la Sardegna: lo era già dal 12 aprile, deve rimanere nella stessa fascia ancora per almeno sette giorni.

La Puglia resta in rosso: incidenza dei contagi ancora alta. Pesano anche i troppi ricoveri

«Effetto contagi in famiglia a Pasqua»

«Questo è il risultato dei contagi intrafamiliari nel fine settimana pasquale. Si osserva in tutte le province pugliesi. Si ripete in quasi tutte le regioni italiane». Lo sostiene l'assessore regionale pugliese alla Sanità, Pierluigi Lopalco, mostrando su Facebook il grafico della curva epidemiologica che vede un nuovo rialzo.  «Quel dentino - sostiene Lopalco - porta l'incidenza dell'ultima settimana di valutazione a 262 casi x100.000 e decreta un'ulteriore settimana di zona rossa per la Puglia.

Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza»

Sotto accusa «i comportamenti sbagliati»

«Il virus si controlla con i nostri comportamenti. Non finiremo mai di dirlo. Non mi dite che non si fanno tamponi e non si fa tracciamento. Se fosse vero, troveremmo meno positivi e l'incidenza sembrerebbe più bassa - insiste Lopalco - Se siamo in zona rossa è proprio perché facciamo diagnosi per cercare di fermare la diffusione del virus. Il virus non si imbroglia, con il virus non si scherza. Siamo ad un passo dall'uscita definitiva dal tunnel. Un ultimo sforzo collettivo e ce la facciamo».

I dati del ministero

Nella sua ordinanza per Puglia e Valle d'Aosta, il ministro richiama il documento di aggiornamento nazionale sull'incidenza dei contagi, lì dove si evince che per la settimana dal 9 al 15 aprile tanto in Puglia quanto in Valle d'Aosta l'incidenza settimanale dei contagi è stata superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti. Da qui l'estensione del provvedimento da zona rossa per le due regioni fino al 30 aprile, fatta salva - è la specificazione aggiunta - la possibilità di nuova classificazione. Il punto è questo: chi retrocede di fascia, è obbligato a restarvi per almeno due settimane (è il caso della Sardegna citato all'inizio di articolo). Nel caso della Puglia, la prossima settimana sarà la sesta di permanenza in zona rossa: se nel prossimo weekend i dati dovessero attestare un deciso miglioramento, la Puglia potrà passare dal 26 aprile in zona arancione.

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