«Da fonti certe e molto ben informate mi giungono voci di gravissime crepe nel piano vaccinale e in particolare di fatti gravissimi accaduti qui in Puglia. Persone che non hanno alcun titolo per accedere ai vaccini anti-Covid 19 riescono a farselo somministrare sfruttando conoscenze e favori, mentre persone con patologie gravi, malati oncologici, tanti anziani con seri problemi di salute aspettano il loro turno, nella terribile consapevolezza di un contagio che potrebbe costar loro la vita, come è accaduto a molte persone e come tuttora accade». Lo denuncia, in una nota, il deputato e segretario regionale del Pd in Puglia, Marco Lacarra.
«Questa è un’oscenità, un crimine vergognoso, un oltraggio ad ogni forma di senso civico e di rispetto verso chi versa in condizioni critiche, un insulto verso la dignità e un’offesa imperdonabile all’intera comunità. Chi crede oggi di essere furbo - prosegue Lacarra ., domani dovrà pagare le conseguenze della sua viltà. La magistratura deve immediatamente intervenire su quanto sta accadendo, punire in maniera esemplare questi criminali e disporre l’immediata radiazione di ogni operatore sanitario che si rende partecipe di questi crimini.
La situazione è intollerabile e non possiamo in nessuna maniera permettere che questa indecenza vada avanti nel silenzio e nell’indifferenza».
Tanto basta a far deflagrare la polemica politica. Marcello Gemmato, deputato di Fratelli d'Italia e coordinatore dello stesso partito in Puglia, invita Lacarra a denunciare i fatti alle autorità preposte «e al suo presidente di Regione.
«La denuncia di Marco Lacarra contro il sistema delle vaccinazioni in Puglia oltre ad essere molto pesante è soprattutto grottesca. Il fatto che Lacarra non sia solo un semplice cittadino, ma un parlamentare della Repubblica e anche il segretario regionale del Pd, che è il partito di maggioranza relativa che sostiene il Governo Emiliano, rendono le sue parole decisamente di una gravità unica. Un attacco alla gestione Covid in Puglia tale da richiedere, come Lacarra scrive, l’attenzione della magistratura. Ora è evidente - interviene Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d’Italia - che per sferrare questo duro attacco agli abusivi del vaccino, Lacarra deve conoscere nomi, cognomi e circostanze. Non può un autorevole esponente di maggioranza sia del governo regionale, sia di quello nazionale lanciare un macigno e poi nascondere la mano. Mi auguro che prima della denuncia social l’onorevole del Pd sia andato a raccontare per filo e per segno tutto alla Procura».