Big e new entry: i candidati alle Europee al Sud. La Puglia termometro dei partiti

Big e new entry: i candidati alle Europee al Sud. La Puglia termometro dei partiti
di Francesco G. GIOFFREDI
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Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00

Una competizione grandi firme e a carte scoperte. E poi gli incroci regionali (anche nella stessa lista) ad alto voltaggio e che promettono scintille. Alle Europee nelle regioni meridionali si sfideranno davvero tutti i big nazionali: la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario nazionale di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, e poi Matteo Renzi (Italia viva) e Carlo Calenda (Azione). Dei grossi calibri all’appello ne mancano appena due: l’una, la segretaria del Pd Elly Schlein, correrà solo nelle circoscrizioni Centro e Isole; l’altro, Matteo Salvini, ha fatto altre scelte per i listoni della Lega. Salviniani e democratici puntano le fiches su altri portabandiera: dal generale Roberto Vannacci ad Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, presidente nazionale Anci e perciò avamposto della filiera di amministratori Pd.

Le liste

Liste da massimo 18 nomi, in numero cioè pari agli eurodeputati che eleggerà la circoscrizione Italia meridionale.

Niente posti blindati e sicuri, voto di preferenza (anzi: voti, fino a tre sulla scheda con alternanza di genere) e avanti verso Bruxelles chi incassa più consensi. Sistema proporzionale puro, dunque niente coalizioni: ogni simbolo viaggerà in solitaria, sfidando anche gli abituali alleati. Ed è un fattore fondamentale, quest’ultimo, per leggere e interpretare correttamente il dibattito politico di questi mesi e delle prossime infuocate settimane: sarà molto pronunciata la tendenza a “estremizzare” la proposta politica e a differenziarla in modo chiaro e deciso. Sulla Puglia il faro è acceso per almeno due ragioni supplementari: le contemporanee amministrative di primissima fascia (Bari e Lecce) e il vortice di scandali e casi politico-giudiziari che hanno agitato le acque al Comune capoluogo e in Regione.

Fratelli d’Italia punta ad affermare la leadership: lista guidata da Meloni, ci sono gli uscenti Chiara Maria Gemma (brindisina, eletta cinque anni fa col M5s) e Denis Nesci. Poi altri tre pugliesi in corsa: i consiglieri regionali Francesco Ventola e Michele Picaro, e la sfida tra i due può essere letta anche come l’incrocio tra i rispettivi leader di riferimento (il ministro Raffaele Fitto e il sottosegretario Marcello Gemmato); ed Elena Marrazzi (assessore a Oria). Nella Lega, oltre a Vannacci e agli uscenti Valentino Grant e Aldo Patricelli, la pattuglia pugliese è capitanata dal senatore Roberto Marti, affiancato da Carmela Minuto (ex deputata FI), dal consigliere regionale Jospeh Splendido e da Francesca Magliano (Andria). In Forza Italia terzetto pugliese: l’ex eurodeputato Marcello Vernola, Laura De Mola (coordinatrice del partito in provincia di Brindisi) e il consigliere regionale Paolo Dell’Erba.

Capolista - ruolo, va ribadito, quasi “virtuale” alle Europee - del Pd al Sud è la giornalista Lucia Annunziata. In seconda posizione c’è Decaro, accompagnato da altri tre pugliesi: la barlettana Shady Alizadeh, la salentina Georgia Tramacere e Gianmario Spada (segretario dei Giovani democratici di Taranto). Tra i dem anche l’uscente Pina Picierno. Nei cinque stelle, guidati dall’ex presidente Inps Pasquale Tridico, seconda in lista (e più suffragata alle consultazioni interne) è l’ex deputata ostunese Valentina Palmisano. Poi l’europarlamentare uscente Mario Furore (foggiano) e altri tre pugliesi: Anna Francesca Ruggiero (bitontina, anche lei già deputata), Maria Anna Labarile (Santeramo) e Gaia Silvestri (tarantina). Per l’Alleanza Verdi-Sinistra correranno tre pugliesi: l’uscente (eletta nel 2019 col M5s) Rosa D’Amato, l’ex assessora regionale (recentemente “depennata” da Emiliano) Anna Grazia Maraschio e il foggiano Fedele Cannerozzi.

Due proposte in area riformista-centrista. Italia viva, +Europa e Psi fanno squadra col simbolo Stati uniti d’Europa: capolista Enzo Maraio, c’è Renzi, la pattuglia pugliese è formata dall’ex ministra Teresa Bellanova, dal consigliere regionale tarantino Massimiliano Stellato, dalla salentina Claudia Stomeo e da Adriano Pasculli De Angelis (barese). Anche Azione ha l’accordo con altre sigle centriste: capolista Calenda, a seguire l’ex ministra Elena Bonetti, i pugliesi sono il salentino Valerio Potì, il biscegliese Dario Galantino, la foggiana Danila Iacovelli e Carmela Craca.

Spigolature tra le altre liste: in Libertà (il cartello di ben 17 simboli di Cateno De Luca) c’è l’ex deputata Veronica Giannone, già M5s e Forza Italia. Lista che peraltro accoglie altri tre pugliesi: Donato Amoruso, Nicola Giampolo e Maria Sbano.

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