Vaccini, gli hub chiudono: le scorte sono terminate. Monta la protesta in tutta la Puglia

Puglia, in attesa dei rifornimenti hub chiusi. Monta la protesta

L'hub di Martano questa mattina
L'hub di Martano questa mattina
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 27 Aprile 2021, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 17:33

La Puglia è in riserva di vaccini e le Asl sono costrette a sospendere parzialmente la campagna anti Covid. Come preventivato dalla stessa Protezione civile, il sistema è andato in difficoltà per la carenza di dosi e già ieri molti hub sono rimasti chiusi. Non sono mancati i disagi, soprattutto nel Brindisino dove decine di anziani, dopo lunghe attese, sono stati rimandati a casa senza somministrazione. Stesse scene anche in alcuni centri del Salento, entrambe le Asl sono corse ai ripari annunciando la sospensione di nuove inoculazioni per gli over 60 in buona salute.

Il caso Brindisi e la Asl di Lecce


L'azienda sanitaria di Brindisi, per evitare ulteriori disagi agli utenti, ha sospeso le somministrazioni di AstraZeneca da ieri pomeriggio. Le vaccinazioni con Pfizer sono interrotte, invece, da oggi e fino all'arrivo delle nuove dosi, in programma domani nel tardo pomeriggio. Proseguono, invece, le vaccinazioni per soggetti fragili a cura dei medici di famiglia.
L'Asl di Lecce ha comunicato ieri che tenuto conto della esiguità di vaccini allo stato disponibili, a partire da mercoledì 28 aprile incluso, non sarà però possibile garantire la vaccinazione delle persone rientranti nella fascia di età 69-60 anni, che risultano prenotate e confermate.

Come già accaduto a Bari la settimana scorsa, l'azienda sanitaria in questo momento riesce a garantire solo il completamento della vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei diversamente abili gravi, dei soggetti di età superiore ad 80 anni e la prima dose per la fascia di età 70-79 anni. Pertanto è stato annunciato - i prenotati della fascia di età 69-60 anni con un appuntamento confermato a partire dal 28 aprile sono rimandati a due settimane di distanza. Sede e orario delle vaccinazioni restano invariati. Non solo: a causa dell'attuale indisponibilità di vaccini, la somministrazione di prime dosi a caregiver e/o familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili è limitata ad una sola persona per ciascun soggetto estremamente vulnerabile.

Il quadro generale


La Puglia è terza in Italia per dosi di vaccino anti Covid somministrate rispetto a quelle a disposizione, dopo Marche e Umbria ma le fiale scarseggiano. «Abbiamo pochissime dosi, se avessimo le dosi avremmo già finito di vaccinare tutti i pugliesi. Il governo e l'Unione europea non sono in grado di fornirci le dosi necessarie, potremmo vaccinare tutti ma non ce la facciamo perché non abbiamo dosi a sufficienza», ha ammesso ieri il governatore Michele Emiliano. La prossima consegna è prevista solo per mercoledì, quando dovrebbero arrivare circa 100mila dosi Pfizer, ma ci sono ritardi per quanto riguarda Astrazeneca. Il rallentamento è vistoso, basti pensare che domenica scorsa sono state somministrate appena 8.746 dosi, -17.799 rispetto a sabato 24; -18.645 rispetto a venerdì 23. «Ora servono al più presto i vaccini per continuare con efficacia la campagna vaccinale - commenta il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati (Pd) - la carenza di dosi non deve ovviamente essere un'occasione per perdere smalto ed entusiasmo, considerato che i numeri delle giacenze sono comunque sufficienti ad assicurare sedute vaccinali sia pur più alleggerite e in particolare per le persone fragili».


La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 21.93 %, mentre il 7.25 % ha ricevuto anche la seconda dose. La Puglia è undicesima per numero di vaccinati nella fascia degli over 90 (87,4%); undicesima per la fascia 80/89 (85,5%); sesta nella fascia 70/79 (54,7%). Già sabato scorso, il dipartimento Salute aveva avvertito le aziende sanitarie attraverso una circolare: «Tenuto conto della necessità di garantire prioritariamente la vaccinazione alle categorie» dei soggetti fragili, estremamente vulnerabili e degli over 80, «le Asl dovranno riorganizzare le agende prevedendo, ove necessario, la programmazione della somministrazione del vaccino per le persone in fascia di età 69-60 anni e che non si trovano in condizione di fragilità, a partire dal 3 maggio prossimo», è l'ordine partito dall'assessore Pier Luigi Lopalco e dal direttore Vito Montanaro. Inoltre, «la vaccinazione dei caregiver e dei familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili per le quali il Piano nazionale ne ha previsto l'offerta, può essere garantita solo in caso di effettiva disponibilità di dosi».

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