M5s, nel mirino vicepresidenza della Giunta e assessorato all'Agricoltura

M5s, nel mirino vicepresidenza della Giunta e assessorato all'Agricoltura
di Alessandra LUPO
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Lunedì 3 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:14

L’autunno caldo della Regione Puglia si può dire che inizierà oggi, con le vertenze politiche sul tavolo del presidente Emiliano tutte da risolvere, tenendo insieme una maggioranza provata dal risultato elettorale e dallo scenario per la successione alla presidenza, che ha già spaccato in due fazioni il tandem Emiliano-Decaro, fino a pochi mesi inattaccabile. 
Apparentemente le cose vanno bene, anzi, lo stesso Emiliano pochi giorni fa ha anticipato tutti con un endorsement - non si sa quanto gradito - al sindaco di Bari come prossimo candidato alla presidenza. Il gesto del presidente, però, si presta a varie letture: Decaro sarebbe candidato in continuità, quindi alle sue condizioni, magari da vice.
Un messaggio lanciato anche ai suoi fedelissimi del Pd che negli ultimi tempi - complici le troppe attenzioni alle nuove conquiste politiche del presidente - iniziano a guardarsi parecchio intorno. La questione non è strettamente all’ordine del giorno, ma sullo sfondo. Cruciali invece saranno i due vertici di oggi pomeriggio: alle 17 tra Emiliano e M5s. E alle 18.30 quello di maggioranza. 

Le Richieste


Nel primo il presidente dovrà recepire le richieste del Movimento di capitalizzare l’exploit elettorale in Puglia con un «maggiore coinvolgimento nel governo regionale». Emiliano si è già detto d’accordo in un’intervista tv. D’altronde, se il governo rossogiallo in salsa Puglia è uno dei suoi motivi di orgoglio, dovrà dargli corpo, non solo recependo i nuovi punti programmatici che il M5s intende sottoporgli. Il gruppo ribadisce «obiettivi e non poltrone», ma una rappresentazione plastica dei rapporti di forza (oggi i 5s hanno solo l’assessorato al Welfare di Rosa Barone) servirebbe anche a blindare l’intesa. Tanto più che il M5s punta a deleghe più corpose: una tra tutte l’Agricoltura per cui il gruppo vedrebbe molto bene il salentino Cristian Casili al posto di Donato Pentassuglia.

L’assessore è tra coloro che alle Politiche non si sono spesi per la causa elettorale ma è anche stretto sodale di Decaro, e rimuoverlo oggi sarebbe un messaggio di rottura.

Gli Assessorati


In ballo, e non da oggi, c’è poi la vicepresidenza. Se andasse a Barone (ipotesi a costo zero in termini di assessorati), Emiliano avrebbe anche segnato un punto sull’attenzione al femminile, tasto assai dolente per il centrosinistra. Ma anche qui un ridimensionamento di Raffaele Piemontese, non eletto a Foggia a causa della valanga Conte, sarebbe un messaggio pericoloso ai dem, che vede in lui uno degli esponenti più radicati e votati. 
Tra gli assessorati, da sempre in bilico, c’è la casella ad Ambiente e Urbanistica di Anna Grazia Maraschio. Per quanto si tratti di deleghe con più spine che rose, sostituire in giunta Sinistra Italiana con il M5s sarebbe un messaggio politico forte. Ma forse nel periodo storico sbagliato. 
Infine c’è l’assessorato al Personale di Gianni Stea: oggi i Popolari sono sovrarappresentati rispetto ai numeri in aula. Chi conosce bene Emiliano esclude però che metterà a rischio un alleato fedele (subito dopo le elezioni, Stea proponeva un Emiliano ter per evidenti meriti politici). Una soluzione però dovrà saltare fuori. Per questo in tanti guardano all’Arpal che i 5s non disdegnerebbero. Durante il Consiglio regionale di domani si voterà la decadenza di Massimo Cassano da direttore generale dell’Agenzia. E vista la portata della struttura e la sua mission: il lavoro, affidarlo agli alleati sarebbe un messaggio forte. Tuttavia, se passerà la proposta di legge presentata dal centrosinistra sulla decadenza del direttore e la formazione di un Cda, si potrebbero aprire anche altre postazioni che compenserebbero eventuali scontenti. In un giro di poltrone che comprende anche il prossimo assetto di Apulia Film Commission e il Teatro Pubblico Pugliese.

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