La prova di forza di Fitto: oltre 3mila con Schittulli. Il candidato: «Senza Raffaele non vinciamo»

Raffaele Fitto e Francesco Schittulli
Raffaele Fitto e Francesco Schittulli
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Domenica 15 Marzo 2015, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 18:08

BARI - E' il giorno della convention organizzata da Raffaele Fitto, eurodeputato salentino e leader nazionale dei "ricostruttori" di Forza Italia, a sostegno del candidato governatore del centrodestra, Francesco Schittulli. Oltre 3mila persone presenti, a cominciare da tutti i big fittiani: parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali.

Secondo gli organizzatori, infatti, tremila sostenitori azzurri erano all'interno della sala della Fiera del Levante che ha ospitato l'evento, mentre circa mille lo hanno dovuto seguire dall'esterno. Tra gli esponenti del partito presenti, c'erano anche il deputato Francesco Paolo Sisto, intervenuto anche all'apertura della campagna elettorale di Schittulli, domenica scorsa a Bari con il commissario regionale di Fi, Luigi Vitali; il presidente dell'Anci Puglia, Luigi Perrone; i presidenti delle Province di Lecce e Taranto, Antonio Gabellone e Martino Tamburrano; i sindaci di Andria e Lecce, Nicola Giorgino e Paolo Perrone e il capogruppo dei consiglieri regionali pugliesi, Ignazio Zullo.

Schittulli. «Senza Fitto non si vince. Dobbiamo parlare il linguaggio della verità, senza Fitto il centrodestra in Puglia non vince». Lo ha sottolineato il candidato presidente della Regione Puglia, Francesco Schittulli, intervenendo alla convention. «Lo dico in maniera chiara - ha aggiunto - io sono stato chiamato solo per traghettare nei prossimi cinque anni la mia regione in lidi migliori.

Il mio è un compito limitato. Oggi se sono qui è solo grazie a Raffaele Fitto». «Raffaele - ha ricordato - in tempi insospettabili ha creduto nella mia candidatura per la presidenza della Regione Puglia. Oggi mi sento gravato da una grande responsabilità: vengo sollecitato da tante parti a svolgere un ruolo per l'unità del centrodestra. Perché uniti siamo forti, e se siamo forti vinciamo». «Da oggi - ha ribadito - lo dico a tutti gli amici, anche coloro che non hanno avuto accesso a questa sala, anche a chi ci sta ascoltando altrove: da oggi dobbiamo lavorare per trovare rapidamente una intesa vera, forte, che ridia smalto a questa regione che amiamo. Dobbiamo essere al sevizio non del partito ma dei pugliesi per il bene della Puglia. Dobbiamo vincere insieme. Chi pensa di fare bene disgregando le forze fa un regalo al centrosinistra». Quando Schittulli ha parlato dell'esigenza di «creare una Puglia vitale», la platea ha reagito esprimendo il proprio dissenso, probabilmente a causa dell'assonanza tra l'aggettivo usato e il cognome del commissario di Fi Puglia, Luigi Vitali.

Fitto. «Lavoreremo nei prossimi giorni per cercare di mettere insieme il centrodestra in tutte le sette regioni nelle quali si voterà a partire dalla nostra regione, la Puglia, con Francesco Schittulli». Così Raffaele Fitto. «Noi oggi abbiamo bisogno di parlare di nuovo con i nostri elettori, circa nove milioni, che ci hanno abbandonato», ha proseguito. «Dobbiamo dare una speranza ai lavoratori autonomi, agli artigiani, al le partite Iva, alla parte propositiva del pubblico impiego», ha detto Fitto, secondo cui «per vincere le elezioni bisogna includere, non escludere. Ci si confronta, non si mette fuori nessuno». Nel suo intervento Fitto aveva fatto anche riferimento al premier Matteo Renzi: «Mi divide tutto da lui ma Renzi sta avendo il merito di portare il centrosinistra nella cosiddetta terza repubblica. Noi abbiamo il dovere di mettere in campo una nostra proposta, di metterci in discussione». «Dobbiamo mettere al centro della nostra coalizione e del nostro partito, il criterio meritocratico - ha proseguito - cioè quello di dare protagonismo ai nostri elettori. Se questo vuol dire dividere - ha aggiunto Fitto - abbiamo idee diverse; se invece significa avere una prospettiva, metterci in discussione guardando oltre, allora è quello che noi vogliamo fare». «Noi - ha proseguito - vogliamo essere nel nostro partito, con il solo obiettivo di creare un grande consenso per il centrodestra, e soprattutto rilanciare un centrodestra che dia prospettiva futura e che possa vincere le prossime elezioni regionali. Non polemizzando e insultando, ma con il nostro spirito. A me non interessa offendere Renzi, ma interessa che il nostro partito proponga alternative».

No alla lista dei fittiani. «Qui il tema non è fare un'altra lista uscendo da Forza Italia. Fi è il mio partito. Noi vogliamo fare una lista che consenta a Forza Italia di essere il primo partito in questa regione, e soprattutto vorremmo cercare di mettere in campo una coalizione a fianco di Francesco Schittulli che dia una vera alternativa alla sinistra in questa regione», ha sottolineato Fitto. «Io penso - ha aggiunto - che Forza Italia in queste elezioni, dove rischia insieme al centrodestra un risultato non proprio positivo, dovrebbe lavorare a unire e mettere dentro quanta più gente possibile invece di mettere fuori coloro i quali dicono cose sensate, e si vogliono confrontare su queste e vogliono dare il loro contributo elettorale in modo sincero, forte e chiaro per ottenere un buon risultato elettorale». Per Fitto bisogna «mettere da parte le liti condominiali» e concentrarsi sulla «vera sfida: si vuole fare di Forza Italia un partito diviso fra mille contrasti con esclusioni immotivate o si vuol fare un partito, visto che si vota anche con le preferenze, nel quale mettere tutti dentro e poi chi ha più consensi viene eletto?». «Lasciamolo decidere agli elettori, a chi ha la possibilità di portare il proprio contributo - ha concluso - ed evitiamo che ci siano contrapposizioni di carattere personale che, per quanto mi riguarda, lasciano il tempo che trovano».

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