Igiene, salgono le iscrizioni dopo la pandemia: da 200 a 800 iscritti

Igiene, salgono le iscrizioni dopo la pandemia: da 200 a 800 iscritti
2 Minuti di Lettura
Sabato 6 Novembre 2021, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:35

Sarà stato l'effetto della pandemia ma le iscrizioni alle scuole di specializzazione in Igiene sono aumentate. Negli ultimi due anni, infatti, nelle università italiane si è passati da 200 posti del 2019 agli attuali 800. Questi i dati illustrati al 54esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene (Siti), che si è tenuto a Lecce.

Il covid e la formazione

«Il Covid - ha detto Italo Angelillo, past president di SItI - ha evidenziato l'importanza strategica della formazione. In particolare, per quanto riguarda la formazione medica e per gli Specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva, siamo passati da poco più di 200 posti nel 2019 in tutte le sedi italiane a circa gli 800 di quest'anno. Il Covid, se un'occasione ci ha dato è quella di segnalare e manifestare l'importanza dell'Igiene e della Medicina Preventiva». «Il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione - ha detto Antonio Ferro, presidente della Società Italiana d'Igiene - è stato strategico nel primissimo periodo della pandemia, lo è stato dopo e lo è ancora di più adesso. I Dipartimenti, però, hanno bisogno di un nuovo assetto organizzativo e di risorse, soprattutto umane, ovvero dei professionisti della prevenzione che possano aiutare il Paese a venire fuori da questa terribile pandemia».

Un aiuto in questo senso arriverà dalle maggiori risorse previste per la sanità per i prossimi anni.

Gli investimenti del Pnrr, ha detto Walter Ricciardi, professore ordinario d'Igiene all'Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute, «andranno a rafforzare la sanità digitale, di prossimità e case di comunità. Ma il versamento di risorse più importante sarà quello per il Fondo sanitario nazionale, che passerà dai114 miliardi del 2019 ai 128 miliardi del 2024. E questi sono fondi di funzionamento, ovvero che andranno a finanziare le assunzioni e gli stipendi del personale sanitario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA