Furbetti del vaccino Covid, pronta l'informativa dei Nas: si stringe il cerchio

Furbetti del vaccino Covid, pronta l'informativa dei Nas: si stringe il cerchio
di Vincenzo DAMIANI
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Giovedì 11 Marzo 2021, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 13:38

L'informativa dei carabinieri del Nas di Bari è pronta, nei prossimi giorni sarà consegnata alla Procura di Bari che indaga sui presunti furbetti del vaccino anti Covid. Una relazione dettagliata su coloro che avrebbero ricevuto la somministrazione nonostante non rientrassero nelle categorie prioritarie della Fase 1: i casi, secondo quanto trapela, sarebbero poche decine, anche perché nel frattempo sono intervenute delle circolari regionali che, interpretando le direttive ministeriali, hanno allargato le maglie degli aventi diritto. Così, sono rientrati i dipendenti amministrativi, anche coloro che erano in smart working, i tecnici, operai e manager delle imprese e società, pubbliche e private, che hanno lavorato negli ospedali durante la fase di emergenza, e tutti coloro che, a vario titolo, sono stati a contatto con personale sanitario o che, comunque, hanno operato nelle strutture sanitarie o ritenute a rischio. In sostanza, quelle persone che il ministero della Salute sul proprio portale raggruppa sotto la voce generica personale non sanitario, tra i quali sono rientrati, in un secondo momento, anche gli studenti.

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Si assottiglia, quindi, la lista dei presunti furbetti: dei circa 30mila nomi contenuti nelle liste relative alle vaccinazioni di gennaio e acquisite in tutte le strutture sanitarie dove nel primo mese di campagna vaccinale anti-Covid sono state effettuate le somministrazioni, i Nas erano arrivati ad una scrematura di mille nomi che risultavano essere fuori elenco.

Di quei mille nomi, ora si parla di poche decine di casi. L'inchiesta, coordinata dal pm Baldo Pisani, è tuttora senza indagati né ipotesi di reato. «La Puglia interviene il capogruppo di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo - ha utilizzato circa il 90% delle dosi ricevute del vaccino anti-Covid, circa 300mila pugliesi hanno ricevuto la prima dose. Secondo l'accusa del coordinatore regionale del Pd, l'onorevole Marco Lacarra, fra questi ci sarebbero gli autori dei crimini vergognosi, ovvero i furbetti che sorpassando tutti hanno ricevuto la vaccinazione prima degli altri. I Nas faranno tutti i controlli, ma la sensazione che si fa strada via via in questi giorni è che i furbetti non sono coloro che hanno avuto la dose, ma coloro hanno pensato e firmato circolari in deroga alle linee guide nazionali. Alle priorità stabilite dal ministero della Salute secondo le quali dovessero prima essere vaccinati gli operatori sanitari e gli ultraottantenni. La Regione Puglia sostiene Zullo - ha esteso questa opportunità non solo a dipendenti di strutture sanitarie che non lavorano nei reparti, alcuni sono anche a casa in smart-working, ma anche a quelli di alcune Agenzie regionali ritenute strategiche per l'emergenza pandemica». Zullo, quindi, si chiede se «è la Regione Puglia che ha preferito vaccinare i suoi amministrativi, tecnici, consulenti, dipendenti a progetto piuttosto che le categorie fragili?».

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