Coronavirus, rebus elezioni: a rischio rinvio Regionali e Amministrative

Coronavirus, rebus elezioni: a rischio rinvio Regionali e Amministrative
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Domenica 8 Marzo 2020, 12:26
L'annuncio piomba a sorpresa e ora potrebbe innescare una specie di effetto domino, fino alla Puglia. In vista delle regionali di primavera, la Lega lancia in Toscana la candidatura di Susanna Ceccardi. È un segnale: la scelta sarà validata al tavolo nazionale di centrodestra e potrebbe comportare l'implicita rinuncia della Lega a qualsiasi pretesa nelle regioni del Sud. Insomma: il mosaico si compone lentamente, secondo lo schema validato dagli accordi sanciti a dicembre da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Tradotto il tutto in chiave pugliese, la mossa leghista in Toscana potrebbe aprire definitivamente le porte alla candidatura in Puglia di Raffaele Fitto: l'eurodeputato salentino è stato indicato da Fratelli d'Italia.

Su tutto però grava, ovviamente, l'emergenza coronavirus. Non solo perché sta frenando tutta la politica, ma anche perché sulle elezioni regionali grava a questo punto il rischio concreto dello slittamento. La tornata elettorale è prevista per fine maggio (il 24 o il 31), potrebbe essere rinviata a giugno (il 7 o il 14), secondo taluni persino a settembre. Ipotesi, quest'ultima, al momento davvero remota. Di sicuro però l'emergenza nazionale influirà sulla campagna elettorale, limitando in questi mesi iniziative, incontri, e persino botta-e-risposta polemici.

Ma tant'è. Sul nome della leghista Susanna Ceccardi come candidata alla presidenza della Regione Toscana - raccontano le indiscrezioni romane - vi sarebbe l'accordo di tutto il centrodestra, riferiscono fonti di Forza Italia secondo le quali, però, il dossier non sarebbe stato discusso nel recente incontro tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Gli azzurri, quindi, interpretano la decisione sull'europarlamentare di Cascina come una scelta autonoma del segretario leghista. Il che comporterebbe, nel risiko delle candidature nelle sette Regioni che vanno al voto, una rinuncia a eventuali rivendicazioni di Salvini altrove. E in particolare al Sud. E farebbe dunque tirare un sospiro di sollievo a FdI e FI, che vedevano minacciate dagli ex lumbard le loro candidature:Fitto in Puglia e Stefano Caldoro per FI in Campania. Comunque, con l'emergenza coronavirus ogni partita rimane aperta, anche perché nel vertice dell'altro ieri, Salvini, Meloni e Tajani hanno convenuto che, con la chiusura delle scuole, sarebbe forte - come detto - il rischio di rinvio delle Regionali. Il tavolo di centrodestra non sarà convocato a breve, potrebbe esserci un contatto telefonico tra leader e delegati per sciogliere gli ultimi nodi e consentire ai candidati di scendere in pista. D'altro canto, Fitto continua a punzecchiare a distanza - e quasi quotidianamente - Emiliano.

Fermo in standby qualsiasi ragionamento anche nel polo liberaldemocratico formato da Italia viva, Azione e +Europa. I renziani e alleati intendevano imprimere quanto prima l'accelerazione definitiva e decisiva alla scelta del candidato pugliese, in aperto conflitto con Michele Emiliano e con lo stesso Pd. Ma, anche in questo caso, l'emergenza nazionale è inevitabilmente obbligato alla frenata. Intanto però spetta a Teresa Bellanova, ministra dell'Agricoltura e capodelegazione dei renziani nel governo giallorosso, sondare le possibili opzioni civiche. Altrimenti sarà la stessa Bellanova a doversi cimentare con il voto pugliese. Si vedrà. Ormai verso la piena ufficializzazione invece la candidatura di Mario Conca: il consigliere regionale, ormai un ex cinque stelle, dovrebbe correre sostenuto da una o due liste civiche.
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