Buio pesto. Luci spente in 3mila città in tutta Italia e centri e monumenti al buio anche in Puglia. Il black out è scattato alle 20 e andrà avanti sino alle 20.30. E sono decine le amministrazioni pugliesi iniziativa simbolica promossa da Anci contro il caro bollette. Una protesta consiste nello spegnimento per mezz'ora delle luci di edifici o monumenti rappresentativi delle città.
Puglia “a caro prezzo”: +50% sulle bollette e carburante a due euro per litro
Luci spente dappertutto contro il caro-energia
Si spengono le luci nei luoghi simbolo delle città pugliesi.
Decaro: «A causa del caro-energia rischiamo di non chiudere i bilanci»
A Bari il lungomare dalle 20 è rimasto al buio per circa mezz'ora, con i lampioni ornamentali spenti, nell'ambito dell'iniziativa dell'Anci per «attirare l'attenzione del Governo sul rincaro dei costi dell'energia. Rincari - ha spiegato il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro - che riguardano le famiglie e le aziende che appartengono alle nostre comunità e che riguardano anche le amministrazioni comunali». «I Comuni - ha detto il presidente di Anci - hanno costi importanti sulle utenze, ogni anno spendiamo 1,6-1,8 miliardi di euro circa solo di spese energetiche e abbiamo stimato un aumento dei costi di circa 550 milioni di euro. Rischiamo di non chiudere i bilanci e di dover ridurre le spese, in un momento in cui si riduce ancora la capacità fiscale dei Comuni per questioni legate alla pandemia, c'è il nuovo contratto per i dipendenti che porterà un legittimo aumento dei costi di 600 milioni di euro». «Ridurre le spese significa ridurre i servizi ai cittadino - ha proseguito il sindaco - . Noi ci occupiamo di raccolta rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali, del riscaldamento delle scuole e anche di pubblica illuminazione. Quindi, oggi, simbolicamente, abbiamo scelto di spegnere in tutta Italia monumenti, edifici pubblici o un tratto di lungomare come nel caso della città di Bari per attirare l'attenzione del Governo che sta preparando un decreto che dovrà andare incontro alle famiglie, alle aziende e speriamo anche ai Comuni».