Cis, la ministra Carfagna firma i Contratti per Brindisi e Lecce. E rilancia: «Dissalatore a Cerano? Proposta da valutare»

Cis, la ministra Carfagna firma i Contratti per Brindisi e Lecce. E rilancia: «Dissalatore a Cerano? Proposta da valutare»
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Martedì 28 Giugno 2022, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:06

La Puglia è tra «le regioni che spendono meglio i fondi nazionali». E anche per questo, «i progetti che sono rimasti fuori dal finanziamento del Contratto istituzionale di sviluppo potrebbero ottenere comunque parte dei Fondi strutturali: la Puglia avrà gradite sorprese». Lo ha detto oggi, in prefettura a Brindisi, la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, che insieme ai sindaci dei comuni interessato ha sottoscritto il Cis Brindisi-Lecce-Costa adriatica. Non solo. A proposito della proposta, lanciata dal sindaco brindisino Riccardo Rossi, di creare un dissalatore all'interno della centrale Enel di Cerano - proposta che potrebbe confluire nel Cis Acqua non ancora aperto -, la ministra ha detto che «è un progetto al quale guardiamo con interesse. Stiamo lavorando ad un 'Cis Acquà: l'idea è di istituire un contratto istituzionale di sviluppo dedicato al tema dell'acqua per moltiplicare gli invasi e risolvere la questione degli acquedotti colabrodo e fronteggiare crisi idriche come quelle che stiamo affrontando».

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Un passaggio epocale

Tornando al Cis, il Contratto prevede oltre 100 milioni di euro per Brindisi e Lecce e altri 84 milioni per finanziare i progetti dei Comuni che ricadono nella fascia costiera delle due province.

L’attesa è terminata.

Un passaggio epocale per Lecce e il Salento che nel giro di cinque anni - il cronoprogramma fissa la data di consegna dei lavori al 31 dicembre 2027 - vedranno trasformarsi in realtà 27 progetti “immediatamente cantierabili” dei quali 10 sono relativi al capoluogo per un totale di 117 milioni e 847 mila euro. Altre 10 opere saranno, invece, realizzate in provincia di Brindisi (4 nel capoluogo) per un totale di quasi 66 milioni di euro. Esclusi dal finanziamento e in stand by almeno per il momento altri 47 progetti per oltre 360 milioni. Si tratta di “interventi non immediatamente attivabili” ma comunque ammissibili al Cis, la cui realizzazione potrà essere attivata sulla base delle nuove o maggiori risorse che dovessero rendersi disponibili”. Ma tant’è.

A Lecce il restyling delle marine

Il Contratto di Sviluppo porterà in dote alla città di Lecce 51 milioni di euro di finanziamenti da investire sopratutto per il restyling delle marine. Ma tra le schede progettuali approvate dal Ministero spicca il mega parcheggio da mille posti auto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Salvemini conta di realizzare nell’area del Foro Boario, alle porte della città. Un’autostazione dotata di 30 stalli per i bus, terminal per biglietterie, sale d’attesa, bagni pubblici. Ma anche e soprattutto di un parcheggio interrato per mezzi privati realizzato su tre livelli con una capienza di circa mille posti. Rivoluzione in arrivo anche lungo il litorale. E quattro progetti approvati a fronte di cinque schede presentate per il restyling marine leccesi: dalla spiaggia urbana di San Cataldo all’ecomuseo delle bonifiche di Frigole passando attraverso la riqualificazione di alcune aree tra Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda. Nel dettaglio, 12 milioni e 770mila euro saranno utilizzati per la spiaggia urbana di San Cataldo: dalla darsena al lungomare Vespucci, Marinai d’Italia e Caboto. Previsto, inoltre, il recupero di edifici pubblici dismessi come l’Ostello e l’ex sede Lega navale. In arrivo 6 milioni 150mila per Frigole: 1 milione e 700mila euro per l’ecomuseo e l’ex scuola rurale di Borgo Piave, 3 milioni 150mila euro per l’approdo e 1 milione e 300mila per le infrastrutture verdi. Finanziati, infine, due dei progetti previsti nella scheda “Parco Naturale Abitato”: l’area di Torre Chianca con il parcheggio, e il concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione delle marine di Spiaggiabella e Torre Rinalda per un totale di 3 milioni e 700mila euro.

Altri fondi in provincia

Pioggia di finanziamenti anche in provincia di Lecce - dal nord salento al capo di Leuca - e 17 interventi per i quali i cantieri potranno essere avviati subito dopo la firma del Cis. A partire dal mega progetto da 22 milioni di euro messo a terra dalla Provincia di Lecce per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria Di Leuca. Ma tra i più rilevanti si inserisce la scheda presentata dal Comune di Castrignano del Capo che investendo 3 milioni e 700 mila euro conta di provvedere alla riqualificazione dell’area portuale di Santa Maria di Leuca. A Castr, invece, è destinato quasi 1 milione e 500mila euro per la riqualificazione del water front di Castro Marina. Rigenerazione e riqualificazione fascia costiera”: a Diso vanno 2 milioni di euro per un “Piano di interventi mirati al miglioramento della fruizione del litorale del Comune”. Gagliano del Capo e Alessano hanno ottenuto, invece, 6 milioni e 500mila euro per un progetto definitivo di rigenerazione e riqualificazione della marina di Novaglie. Otranto ha portato a casa 4 milioni e 500mila euro per la messa in sicurezza e rigenerazione urbana del contesto costiero di porto Craulo (costituito da due stralci funzionali). A Melendugno spettano, invece, più di due milioni di euro per progetti integrati per la riqualificazione e valorizzazione del paesaggio costiero, infrastruttura verde tra Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea. Mentre a Santa Cesarea Terme un milione e 200mila euro per la “Riqualificazione e valorizzazione turistica di parcheggi e percorsi viari” della città termale. Squinzano porta a casa 3 milioni e 200mila per la riqualificazione integrata del paesaggio costiero del litorale sud della marina di Casalabate. A Tiggiano vanno tre milioni e 300mila euro per la valorizzazione del tratto di fascia costiera ricadente nei comuni di Corsano, Tiggiano e Tricase. Invece al Comune di Tricase 1 milione 340mila euro per il progetto di riqualificazione paesaggistica di Tricase Porto. Il mare e la costa, dunque, al centro della rigenerazione. Seppure a restare fuori dall’elenco degli interventi con priorità “alta” siano stati numerosi progetti volti al contrasto dell’erosione costiera e alla messa in sicurezza della costa. Non è detta, tuttavia, l’ultima parola. «I Comuni hanno ben lavorato. Non mettiamo da parte la possibilità che ai 180 milioni ottenuti se ne possano aggiungere altri». E in questa direzione, fa sapere l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, conta di lavorare la Regione. Si vedrà.

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