Appalti e proroghe nelle Asl, Cor chiede la commissione d'inchiesta

La conferenza stampa dei consiglieri regionali di Cor
La conferenza stampa dei consiglieri regionali di Cor
di Nicola Quaranta
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Venerdì 13 Maggio 2016, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 10:19
LECCE - Appalti “pro tempore”: vinti, regolarmente affidati dalla Pubblica amministrazione ma con contratti pur sempre a scadenza, come è naturale che sia. Il tempo, invece, spesso sembra non passare mai quando in ballo ci sono gare e servizi. Lo ha fatto notare di recente il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, in materia di gestione dei rifiuti, bacchettando le istituzioni locali in tema di trasparenza. «Ma il raggio d'azione è ben più ampio», lamentano i consiglieri regionali di Cor, che nella mattinata di ieri hanno presentato un dossier, contestando il “regime di prorogatio” che regnerebbe sovrano nelle aziende sanitarie pugliesi. Una prassi tanto consolidata, accusano, da far sorgere dubbi. «Per far luce sulle proroghe sospette degli appalti nelle Asl pugliesi è necessario istituire una commissione di indagine»: questa la richiesta rivolta al presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo.
Secondo il capogruppo Ignazio Zullo, la commissione dovrà essere composta dai rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, con la partecipazione dei presidenti dei Collegi sindacali, dei direttori generali e del coordinatore del settore Sanità. Nel denunciare le modalità adottate dalle Asl pugliesi, Zullo ha elencato una serie di deliberazioni. Il carteggio prodotto è corposo, e riguarda tanto l'attività della Asl di Bari quanto, tra gli esempi citati, un bel po' di gare gestite dalle aziende sanitarie di Lecce, Taranto e Foggia. «In particolare l’Asl di Bari, sottolineano i consiglieri di Cor, oltre a procedere in questa direzione per la gara di affidamento del servizio lavanolo e ristorazione, è ricorsa al Tar contro una deliberazione dell’Anac in riferimento al contratto di manutenzione ed assistenza software di gestione delle cartelle cliniche in uso nei reparti di Nefrologia e dialisi delle sedi di Presidi ospedalieri del territorio barese». Altro caso emblematico denunciato dai Conservatori e Riformisti, riguarda una deliberazione dell’Asl di Taranto in cui sarebbe stato violato un articolo di legge nel disporre una proroga ad un’azienda appaltante per l’acquisto dei beni e servizi, avvalendosi di una norma che riguarda la rinegoziazione dei contratti in essere con l’effetto della riduzione dei prezzi unitari di fornitura del 5% su base annua, rispetto a quelli contenuti nei contratti vigenti, senza però modificare la durata del contratto.

Ma per il consigliere Renato Perrini si tratterebbe di una pratica molto diffusa e consolidata da parte di tutte le Asl della regione: «Documenti alla mano emerge la necessità di avvalersi dello strumento della commissione di inchiesta, utile per l’acquisizione degli atti per vederci chiaro e porre fine al ricorso a questo tipo di espedienti per mantenere in vita le solite aziende», afferma. A puntare i fari su Lecce è il consigliere Erio Congedo, che in premessa chiede lumi sulle responsabilità connesse alla richiesta, da parte dell’azienda costruttrice del nuovo Padiglione dell’ospedale “Fazzi”, di un risarcimento di 23milioni di euro per i ritardi accumulati sul cantiere a causa di intoppi burocratici, a distanza di sei anni dall’avvio dell’opera ancora incompiuta. E in tema di proroghe, due esempi “salentini”: la delibera del 14 ottobre 2015 riguardante il contratto di manutenzione “Full Risk” per la strumentazione di video laparoscopia e la delibera (varata nella stessa data) riguardante il contratto di manutenzione degli apparecchi e dei sistemi medicali per la Radiologia. 
Persino più ricco l'elenco che attiene alla gestione della Asl di Taranto. Cinque i casi segnalati: il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria per apparecchiature per anestesia e ventilatori polmonari di costruzione Drager Medical Italia Spa (spesa complessiva annua di circa 33mila euro), Servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria per ecografi di costruzione Toshiba Medical Systems, ubicati presso gli stabilimenti ospedalieri di Castellaneta, Gottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra e Mottola e Santissima Annunziata e per 2 impianti di tomografia assiale computerizzata presso gli stabilimenti ospedalieri di Castellaneta e Martina Franca (spesa complessiva annua di 276mila euro per l’anno 2016 e di 370mila euro per gli anni 2017 e 2018), il servizio di pulizia e manutenzione del verde di alcune strutture e aree dell’Asl tarantina (rapporto contrattuale in essere con le cooperative sociali Eureka e Girasole), il servizio di gestione e manutenzione degli impianti di distribuzione gas medicali, centrali di distribuzione ossigeno e protossido di azoto e di produzione aria medicale e analisi impianti presso i presidi ospedalieri locali (affidamento alla ditta “Air Liquide Sanità Service” sino al 15 settembre 2016, per una spesa complessiva di 219mila euro sul budget anno 2016) e il rinnovo per la durata massima triennale del contratto in global service del servizio energia, manutenzione immobili e relativi impianti a favore della Rti Manutencoop -Cns).

«Di fronte a questi casi - spiega Zullo - invitiamo Emiliano a essere coerente: quello che succede negli Aro e che lui ha denunciato, plaudendo all'intervento di Cantone, accade anche nel Servizio sanitario nazionale. I fari andrebbero puntati sia sulla gestione delle direzioni generali sia sul mancato controllo da parte dei collegi dei revisori, che incaricati di pubblico servizio dovrebbero essere più incisivi: efficacia che non traspare dalla lettura delle delibere prese in esame. Da qui la necessità di una valutazione complessiva proprio attraverso lo strumento della commissione d'inchiesta». 
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